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Oggetti ghiacciati nella Via Lattea, potrebbero appartenere ad una nuova categoria di stelle

Oggetti ghiacciati Via Lattea nuovo tipo stella

Scoperti oggetti ghiacciati nella Via Lattea - Aerospacecue.it (Deposit Photo)

Sono stati osservati di recente degli oggetti ghiacciati nella Via Lattea. Potrebbero essere una nuova categorie di stelle: la scoperta.

Nel cuore della Via Lattea, una scoperta straordinaria ha catturato l’attenzione degli astronomi: due misteriosi oggetti ghiacciati mai osservati prima. Questi corpi, che sembrano sfere di gas ghiacciato, sono stati identificati nel 2021 dal team di Takashi Shimonishi, dell’Università di Niigata, Giappone.

La peculiarità della scoperta risiede nel fatto che gli oggetti sono stati localizzati nella stessa area del cielo, ma a distanze troppo lontane tra loro per essere collegati direttamente. La loro natura ha generato numerose ipotesi, ma il mistero persiste, lasciando spazio a nuove teorie sulla formazione stellare.

Le prime immagini di questi oggetti ghiacciati sono state acquisite grazie al telescopio spaziale giapponese AKARI, che ha operato tra il 2006 e il 2011. Tuttavia, la risoluzione limitata di AKARI non ha permesso di ottenere informazioni sufficientemente dettagliate sulle lunghezze d’onda della luce emessa, complicando l’interpretazione dei dati.

Per approfondire, gli scienziati hanno utilizzato il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) in Cile. Nonostante gli avanzamenti, gli oggetti non corrispondono a nessuna categoria conosciuta di corpi celesti, ponendo nuove domande sulla loro vera natura.

Proprietà Complesse e Nuove Teorie: cosa bisogna sapere sulle possibile nuove stelle

L’analisi del radiotelescopio ha rivelato che gli oggetti hanno dimensioni relativamente piccole, simili a quelle del nostro sistema solare o al massimo dieci volte più grandi. Sebbene siano composti da monossido di carbonio e silicio, la loro composizione e l’abbondanza di ghiaccio non coincidono con le caratteristiche tipiche di altri fenomeni cosmici. Questi oggetti possiedono un’energia spettrale che non è spiegata da alcuna teoria consolidata, il che li rende ancora più enigmatici.

Nonostante le difficoltà di interpretazione, il team di ricerca ha suggerito che potrebbe trattarsi di una nuova categoria di stelle. Gli oggetti mostrano temperature abbastanza basse da consentire la presenza di ghiaccio, ma emettono anche luce infrarossa, tipica delle stelle. La combinazione di queste caratteristiche ha spinto gli scienziati a ipotizzare che questi oggetti possano appartenere a una tipologia ancora sconosciuta nel campo della formazione stellare. Tuttavia, la distanza tra i due corpi – uno situato a circa 30.000 anni luce e l’altro a 43.000 anni luce dal nostro Sistema Solare – complica ulteriormente questa ipotesi.

Oggetti ghiacciati Via Lattea nuovo tipo stella
Potrebbero esser un nuovo tipo di stelle – Aerospacecue.it (Deposit Photo)

Un nuovo enigma astronomico: cosa implica questa scoperta per la comprensione dell’Universo

Le osservazioni astronomiche hanno confermato che le caratteristiche di questi oggetti sono sorprendenti. La posizione isolata degli oggetti e la loro composizione chimica li rendono difficili da classificare. Gli astronomi sono particolarmente sorpresi dal fatto che, nonostante le somiglianze, le differenze tra i due oggetti sono ancora troppo ambigue per formulare una conclusione definitiva. Per ottenere ulteriori dettagli, il team di Shimonishi ha richiesto tempo di osservazione con il telescopio spaziale James Webb (JWST).

Grazie alla sua straordinaria sensibilità e risoluzione spettrale, il JWST potrà esaminare in profondità la composizione di questi oggetti ghiacciati, analizzando il ghiaccio e la polvere che li compongono. I risultati di queste osservazioni potrebbero finalmente fornire risposte cruciali sul loro ruolo nell’evoluzione del nostro universo. Questa scoperta potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nella comprensione delle stelle e degli oggetti celesti, offrendo nuove prospettive sulla loro formazione e evoluzione. Se confermato, potrebbe portare alla definizione di una nuova classe di stelle, ampliando la nostra conoscenza delle complesse dinamiche che regolano l’universo.