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ULTIM’ORA – ALLARME ESA | la Terra è in pericolo costante: tutta colpa di questi oggetti che piovono dal cielo

Ricostruzione detriti

Ricostruzione detriti (screenshot ESA Extras/YouTube) - aerospacecue.it

Secondo le ultime rilevazioni dell’ESA, la Terra sarebbe in pericolo, ma nessuno se ne accorge. Ecco da dove arriva!

L’Agenzia Spaziale Europea ESA ha lanciato un allarme di pericolo su vasta scala. C’è una minaccia che circonda la Terra: gli scienziati lo sanno benissimo, ma ora hanno le prove da presentare al pubblico.

L’opinione pubblica potrebbe non sapere cosa aleggia sulle nostre teste. Infatti, non tutti sono appassionati di astronomia e le missioni spaziali non sempre sono comprensibili ai più. Quello che potrebbe accadere lascia senza parole!

Nell’immaginario collettivo, quando si parla di un allarme che proviene da fuori l’orbita terrestre si pensa a oggetti alieni, come può essere un meteorite. Chi ha più fantasia pensa agli alieni o ad altre minacce cinematrografiche.

La minaccia all’Umanità potrebbe arrivare dagli esseri umani. Com’è possibile? Lo studio dell’ESA fa chiarezza e mette in sequenza l’amara verità. Gli esperti starebbero già correndo ai ripari. Ecco cosa sta succedendo.

Cosa sta accadendo

L’ESA effettua delle fotografie e delle rilevazioni periodiche che servono agli scienziati per portare avanti la ricerca sui fenomeni celesti. Degli episodi di frammentazione, cioè di pezzi nell’orbita della Terra che si spaccano e si frammentano, hanno portato gli esperti a preoccuparsi.

Quando un’astronave completa la sua missione, oppure una sonda conclude il suo periodo di utilizzo, solo pochi pezzi tornano sulla Terra. Per le sonde, ci sono casi dove l’apparecchiatura resta nello Spazio, perché è impossibile o troppo costoso recuperare questi elementi. Cosa comporta tutto questo?

Detriti
Detriti (screenshot ESA Extras/YouTube) – aerospacecue.it

Un fenomeno senza ritorno

Gli elementi che restano nello Spazio rimangono sospesi nel nulla. Come per i meteoriti, in base alla gravità e all’orbita della Terra, questi elementi possono restare più o meno vicini all’atmosfera. Quelli più vicini rischiano di diventare un proiettile. Infatti, in qualsiasi momento la forza di gravità potrebbe spingere questi elementi sulla Terra, ma c’è un altro pericolo. Alcuni di questi detriti sono pezzi di navicelle spaziali e sonde.

Alcuni di questi elementi potrebbero avere delle riserve di materiale infiammabile usato come carburante, così potrebbero esplodere. Un’esplosione vicino alla Terra è un pericolo reale. Stando a quanto riportato su Wired, per scongiurare questo pericolo – visto che la frammentazione è aumentata nel 2024 – l’ESA starebbe pensando a un sistema di recupero in sicurezza dei detriti, almeno di quelli più vicini che sono i più pericolosi. L’obiettivo è andare a regime e arrivare a una situazione dove non ci sono detriti: l’orbita terrestre dovrebbe essere pià pulita già a partire dal 2030.