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Successo per la “navicella dei Simpson” nonostante Space X | Nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo ma la ciambella spaziale ha vinto

Terra e ciambella (Depositphotos foto)

Terra e ciambella (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Contro ogni previsione, l’incredibile e strana navicella a forma di ciambella conquista lo spazio e batte i giganti.

Quando si parla di spazio e di missioni oltre l’atmosfera terrestre, il rischio è sempre dietro l’angolo. Ogni progetto che punta alle stelle si porta dietro una valanga di incognite: guasti tecnici, problemi di traiettoria, maltempo. È un po’ come tentare di colpire un bersaglio in movimento… al buio. Per questo, ogni volta che una missione riesce, è un vero e proprio miracolo della tecnologia e della perseveranza umana.

Far tornare qualcosa dallo spazio è un gioco completamente diverso rispetto a lanciarlo lassù. Il rientro è una delle fasi più delicate: temperature infernali, pressioni pazzesche e tutto deve funzionare alla perfezione, altrimenti si rischia di… beh, bruciarsi. Nonostante i progressi degli ultimi decenni, ogni tentativo porta con sé una discreta dose di “speriamo bene”.

In mezzo a colossi come SpaceX e Nasa, pensare che una startup possa anche solo ritagliarsi un piccolo spazio sembra, diciamo, un po’ un’utopia. Eppure il bello dell’innovazione è proprio questo: idee nuove, a volte un po’ folli, che riescono a cambiare le regole del gioco. Il coraggio di sfidare i giganti, di proporre soluzioni che a prima vista fanno sorridere… e invece.

Quando un progetto esce dagli schemi, all’inizio tutti alzano un sopracciglio. “Una navicella a forma di ciambella? Ma per favore!” – e invece sono proprio queste follie apparenti a spostare l’asticella dell’innovazione. A volte, chi osa di più, raccoglie le sorprese più grandi.

Una ciambella nello spazio che nessuno si aspettava

Il 21 aprile 2025, succede quello che nessuno avrebbe pronosticato. La tedesca Atmos Space Cargo spedisce nello spazio il suo veicolo Phoenix, con un design che sembra uscito da un episodio dei Simpson: una gigantesca ciambella gonfiabile.

Parte a bordo della missione Bandwagon-3 di SpaceX e, contro ogni previsione, compie il rientro. Doveva finire nell’Oceano Indiano, invece – per colpa di un cambiamento comunicato all’ultimo da SpaceX – il “tuffo” avviene a circa 2.000 chilometri dalle coste del Brasile. E la cosa buffa è che, nonostante tutto, la missione viene celebrata come un successo vero. Ma cosa è successo?

La strana "ciambella" (Atmos Space Cargo foto)
La strana “ciambella” (Atmos Space Cargo foto) – www.aerospacecue.it

Tra imprevisti e vittorie insperate

Come riporta The Sun, non tutto è andato liscio. L’obiettivo era anche testare lo scudo termico, ma tra cambi di rotta e nuvole impertinenti, non si sono raccolti i dati sperati. Pazienza. Il CEO, Sebastian Klaus – che non ha perso l’entusiasmo – ha comunque definito la missione un “successo pieno”.

E ha spiegato che i dati raccolti dai payload sono stati abbondanti e preziosi. Adesso tutta questa esperienza finirà dritta dritta nella progettazione del secondo Phoenix, che dovrebbe volare già l’anno prossimo. E chi avrebbe mai pensato che una ciambella potesse davvero vincere nello spazio?