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Trovati gli ALIENI su Marte | Sono super potenti e resistenti: le radiazioni gli fanno un baffo

Marte

Marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Ci sono forme di vita marziane che sono super resistenti. Riescono a vincere anche i danni causati dalle radiazioni.

L’idea che Marte possa ospitare forme di vita ha da sempre affascinato l’immaginario collettivo. Fin dai primi osservatori del cielo, l’aspetto rossastro del pianeta ha ispirato miti e leggende, spesso legati a divinità della guerra o a civiltà aliene avanzate.

Nel corso del Novecento, l’ipotesi che Marte fosse abitato da esseri intelligenti – i famosi “marziani” – ha trovato spazio nella letteratura e nel cinema, creando un’immagine suggestiva ma poco fondata sul piano scientifico. Con il progredire delle conoscenze e delle tecnologie, il concetto di vita marziana è diventato più concreto, ma anche più sobrio: oggi si parla soprattutto di microorganismi o di tracce biologiche del passato.

La domanda fondamentale che guida la ricerca è: Marte ha mai avuto condizioni favorevoli alla vita? I dati raccolti dalle numerose missioni spaziali indicano che sì, in un passato remoto Marte era molto diverso da come lo conosciamo oggi.

Circa 3-4 miliardi di anni fa, il pianeta aveva un’atmosfera più densa e la presenza di acqua liquida in superficie, come dimostrano i letti di fiumi fossilizzati, le vallate scavate dall’erosione e i depositi sedimentari. Questi indizi suggeriscono che Marte potrebbe essere stato un ambiente abitabile, forse simile ad alcune zone desertiche della Terra.

Perchè le radiazioni

Oggi, invece, Marte è un mondo freddo e arido, con una sottile atmosfera composta principalmente da anidride carbonica. La superficie è bombardata da radiazioni cosmiche, rendendo difficile la sopravvivenza di forme di vita complesse.

Tuttavia, alcune regioni sotterranee, dove è stata rilevata la presenza di ghiaccio d’acqua e forse anche di laghi salati, potrebbero ancora offrire rifugi adatti a forme di vita estremofile, simili a quelle che sulla Terra vivono in condizioni estreme come i ghiacciai, i deserti o le profondità oceaniche.

Vita su Marte
Vita su Marte (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Forme di vita molto resistenti

Recenti studi pubblicati su IMA Fungus mostrano che alcuni licheni terrestri, come il Diploschistes muscorum, potrebbero sopravvivere nelle estreme condizioni della superficie marziana, resistendo anche all’elevata radiazione ionizzante. Gli scienziati hanno simulato l’atmosfera di Marte, con buio prolungato e alti livelli di radiazioni, scoprendo che il metabolismo del lichene restava attivo e in grado di attivare meccanismi di difesa, aprendo alla possibilità che simili forme di vita possano un giorno colonizzare il pianeta rosso.

Parallelamente, astronomi dell’Università di Cambridge hanno rivelato una scoperta emozionante: sul pianeta K2-18b, a 120 anni luce dalla Terra, è stata individuata una molecola, il DMS, che sulla Terra è associata alla vita marina. Gli scienziati si dichiarano estremamente fiduciosi che questa sia la prova di attività biologica, alimentando l’ipotesi che il pianeta possa essere “teeming with life.