Occhio al modo in cui parcheggi la tua macchina | La Municipale non ha più pietà: ti moltiplica la sanzione per 4

Parcheggio e ragazzo disperato (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Massima attenzione quando si lascia la propria auto in sosta in città. Basta il minimo errore per trovarsi investiti da elevate sanzioni
Gli automobilisti che devono quotidianamente affrontare la circolazione nel pieno centro delle città, si trovano inevitabilmente dinnanzi ad un’ulteriore sfida: quella dei parcheggi.
Trovare parcheggio nelle città più affollate risulta essere una vera e propria impresa, nonostante le molteplici aree che le amministrazioni comunali forniscono a disposizione dei cittadini.
C’è possibilità di imbattersi in parcheggi gratuiti, anche se questi risultano essere più frequenti in zone residenziali o periferiche, facilmente riconoscibili dalla segnaletica bianca che li contraddistingue sul manto stradale.
Decisamente più diffusi in città sono i parcheggi a pagamento, dislocati o in apposite zone all’aperto, o all’interno di autorimesse. Usufruire di un simile servizio sarà possibile unicamente al fronte del pagamento di ticket o sistemi analoghi.
Sanzioni estremamente dilapidanti in vista
Il Codice della Strada, recentemente riformato, ha disposto delle novità significative relative al divieto di sosta e alle conseguenti sanzioni. Se precedentemente, il sistema disponeva una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra un minimo di 26 e un massimo di 102 per ogni 24 ore di sosta del veicolo in presenza di un’area contrassegnata da divieto, la nuova normativa stabilisce un limite a vantaggio degli automobilisti, disponendo un tetto massimo di quattro sanzioni applicabili per la medesima violazione commessa, in modo che un eccessivo numero di verbali vadano a caricarsi sulle tasche degli automobilisti, che pur hanno mantenuto un comportamento inosservante.
Per comprendere a pieno il funzionamento delle nuove normative, è significativo esporre un esempio pratico. Una situazione in cui un’automobile resta in sosta vietata per un periodo superiore alle 24 ore, l’appartenente alle forze dell’ordine incaricato di rilevare la violazione, avrà facoltà di registrare l’orario in cui la stessa è stata documentata per la prima volta, continuando ad applicare sanzioni nel corso delle 24 ore, esclusivamente sino a quando il tetto massimo complessivo delle multe comminate andrà a raggiungere i 408 euro.
Cosa cambia relativamente alle soste orarie?
La sosta oraria sarà altresì interessata da modifiche e cambiamenti relativi alle regole sino ad ora vigenti. Se prendiamo come esempio un’area in cui è consentito parcheggiare gratuitamente, a patto che la sosta non sfori il tempo limite di un’ora, le sanzioni che verranno comminate all’automobilista in caso di mancato rispetto del tetto massimo subiranno una crescita, strettamente correlata al tempo di sforamento complessivo. E così, se viene superata la prima ora la sanzione corrispondente risulterà essere di 26 euro, sino a salire a 54 dopo due, 80 dopo tre, giungendo al massimo di 106 euro dopo quattro ore di sosta senza aver pagato.
Per quanto riguarda, invece, le specifiche zone tariffate, è bene specificare che le sanzioni sono soggette ad ulteriori variazioni, strettamente correlate al pagamento del ticket. Se questo non viene in alcun modo pagato o saldato soltanto in modo parziale, l’automobilista sarà soggetto ad una multa compresa tra i 42 euro e i 173 euro, come tetto massimo. A questi si aggiunge anche una maggiorazione, che risulta essere pari al potenziale costo del parcheggio per l’intera giornata. Nei casi di pagamento parziale, la situazione risulta essere ancora più complessa. Se, ad esempio, viene saldata un’ora e il superamento della sosta risulta rientrare nel 10% del tempo pagato, non vengono applicate sanzioni, mentre se si supera il 50% del tempo complessivamente pagato, verrà disposta l’applicazione della sanzione piena, a cui si aggiungerà il costo giornaliero complessivo del parcheggio. A riportarlo è GreenStyle.it.