Manca pochissimo all’esplosione del secolo | Il Sole sta per sparare al nostro Pianeta: le conseguenze saranno estreme

Brillamento solare (NASA foto) - www.aerospacecue.it
Una nuova attività solare minaccia la Terra e gli scienziati temono un evento senza precedenti: ecco cosa succede.
Quando si parla del Sole, si tende sempre a pensare a qualcosa di costante, stabile, immutabile. In realtà non è affatto così. Il Sole è una vera e propria centrale di energia imprevedibile, che vive di cicli, esplosioni e momenti di quiete apparente. È una stella viva, e come ogni organismo vivo… beh, può avere i suoi momenti di squilibrio.
Negli ultimi decenni, con i progressi della tecnologia spaziale, siamo riusciti a capire quanto le attività solari possano influenzare la nostra vita sulla Terra. Non è fantascienza: tempeste solari, interferenze magnetiche, problemi ai satelliti e ai sistemi elettrici sono fenomeni documentati. E tutto parte da quelle strane “macchie” scure che compaiono ogni tanto sulla sua superficie infuocata.
Queste macchie solari, a vederle in foto, sembrano innocue. Ma sono il segnale che qualcosa di grosso si sta muovendo. Rappresentano aree di fortissima attività magnetica che, se si destabilizzano, possono scatenare veri e propri flussi di plasma ed energia nello spazio.
Insomma, non sono dettagli da trascurare, soprattutto se sono grandi. Molto grandi. E il punto è proprio questo: quando una macchia solare si trova proprio “davanti” alla Terra, come in asse perfetto, qualsiasi attività esplosiva può diventare un problema diretto per noi.
Una struttura enorme, nel posto peggiore possibile
In questi giorni, gli occhi degli esperti sono tutti puntati su una formazione ben precisa: si chiama AR 4079 ed è una gigantesca macchia solare comparsa di recente. Ha un diametro allucinante – più di 170.000 chilometri – e si trova proprio al centro del disco solare. Cioè, per capirci: sta guardando dritta verso di noi. È talmente grande che supera la metà della famosa struttura che nel 1859 scatenò l’Evento di Carrington, la più devastante tempesta solare di cui abbiamo registrazioni.
Ma non è solo la dimensione a preoccupare. C’è un altro dettaglio: la comparsa di un “ponte di luce” tra i due nuclei scuri della macchia. È una specie di struttura filamentosa e luminosa, che secondo gli studiosi potrebbe annunciare una rottura imminente della macchia o una riconnessione esplosiva dei campi magnetici. E questa, se succede ora, col Sole puntato su di noi, può causare un bel po’ di guai.
C’è chi parla di tempesta solare estrema
Se davvero AR 4079 decidesse di “esplodere”, potremmo trovarci di fronte a un brillamento solare potentissimo. Parliamo di un’eruzione in grado di scagliare un flusso di particelle direttamente verso la Terra, nel giro di pochissimo tempo. E con esse arriverebbero aurore boreali visibili a latitudini insolite, disturbi nelle comunicazioni e addirittura blackout di ampia portata. Niente di certo, eh, ma… il rischio c’è.
Al momento, come riporta Fanpage, questa macchia – sebbene enorme – è rimasta abbastanza tranquilla, generando solo brillamenti deboli di classe C. Però potrebbe essere solo la “quiete prima della tempesta”. O magari no. Non lo sappiamo. Però il fatto che ci sia un ponte di luce in mezzo e che la posizione sia così centrale non è un dettaglio da ignorare. Qualcosa sta per accadere, dicono gli esperti. E, francamente, speriamo sia niente.