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Elon Musk l’ha appena sparata grossa | Pronto a costruire una nuova città indipendente dalla Terra su Marte

Elon Musk e Marte

Elon Musk e Marte (Pixabay-Canva foto) - www.aerospacecue.it

Elon Musk rilancia con un annuncio clamoroso: vuole costruire una città su Marte completamente autonoma dalla Terra.

Chi non ha mai guardato il cielo, almeno una volta, e si è chiesto se un giorno potremo davvero andarci, lì, su quei pianeti che sembrano così lontani? Marte, in particolare, ha da sempre acceso la fantasia di scrittori, scienziati e sognatori. E oggi, per quanto possa sembrare ancora roba da film, c’è chi quel sogno lo sta trasformando in un progetto concreto.

Il nome, ovviamente, è quello che sentiamo ogni settimana associato a qualche nuovo primato o follia geniale: Elon Musk. Che si tratti di auto elettriche, satelliti o razzi, lui c’è. Ma se c’è un’ambizione che non ha mai nascosto, è quella di rendere Marte abitabile. Non un viaggio mordi e fuggi, non una base temporanea, ma proprio una città, con case, energia, vita autonoma. Insomma, una seconda casa per l’umanità.

E no, non è solo uno slogan da spot motivazionale. I suoi piani sono sempre più dettagliati, e gli investimenti sempre più massicci. A colpi di razzi riutilizzabili e robot umanoidi, Musk sta cercando di accorciare la distanza tra fantascienza e realtà. E ogni volta che ne parla, lo fa con quella sicurezza che spiazza: come se ci credesse davvero più di chiunque altro.

Ovviamente, quando si parla di costruire una città su Marte, entrano in gioco mille variabili: logistiche, tecniche, ambientali, politiche. Eppure, tra tutte le idee “impossibili” degli ultimi decenni, questa sembra tra le poche ad aver preso una direzione concreta. Anche se, certo, imprevisti e ostacoli non mancheranno.

Una nuova civiltà fuori dal nostro pianeta

Di recente, durante un’intervista su Fox News, Musk ha ribadito il suo obiettivo: trasformare Marte in un vero e proprio piano B per l’umanità. Secondo lui, il nostro pianeta non sarà abitabile per sempre. Il Sole si espanderà, prima o poi, e anche se parliamo di miliardi di anni, il rischio che qualcosa ci colga impreparati prima esiste eccome. E quindi? Meglio pensarci adesso, non quando è troppo tardi.

Il punto centrale del progetto è l’autonomia. Musk non vuole una colonia che dipende dalla Terra per sopravvivere. Vuole una città indipendente, che possa continuare ad esistere anche se, per qualsiasi motivo, i rifornimenti da qui si interrompessero. Solo così – dice – potremo davvero considerarci una specie multi-planetaria.

Marte
Marte (Canva foto) – www.aerospacecue.it

Il piano è pronto, e il conto alla rovescia è iniziato

Nel frattempo, le tappe si stanno allineando. Musk ha annunciato che un razzo Starship potrebbe partire per Marte entro la fine del 2026, con a bordo anche Optimus, il robot umanoide sviluppato da Tesla. E se tutto va come previsto, il primo sbarco umano potrebbe avvenire già nel 2029. Anche se, per prudenza, Musk ha indicato il 2031 come data più realistica.

Tutto questo non è solo teoria: la Federal Aviation Administration ha appena dato il via libera a SpaceX per aumentare il numero di lanci annuali da Starbase, passando da cinque a venticinque. Un’accelerazione che dà il senso di quanto il progetto sia entrato in una fase operativa concreta. E a questo punto, l’idea di vedere una città su Marte in pochi anni non sembra più così assurda.