Rinnovo patente di guida, è rivoluzione | Non te la danno più se non fai così: rischiano anche i cinquantenni

Severe decisioni sui rinnovi di patenti (Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
L’annosa questione del rinnovo della patente finalmente spiegata in modo pratico. Ecco come funziona, l’iter da seguire e i requisiti
Il rinnovo della patente rappresenta un momento di assoluta delicatezza nel percorso di un automobilista, che dovrà necessariamente sottoporsi ad una serie di accertamenti per poter continuare ad usufruire del proprio tesserino di guida.
Esistono indubbiamente delle facoltà, ma anche degli obblighi che ricadono direttamente sul guidatore. Avere ottenuto la patente non rende, infatti, immuni dalla possibilità che la stessa venga per qualche motivo revocata o sospesa.
Bisogna, infatti, tenere sempre conto delle norme imposte dal Codice della Strada che mirano a regolare il funzionamento dell’iter di rinnovo della patente, oltre che al comportamento che l’automobilista sottoposto ad accertamenti dovrà seguire.
Oltre ciò, vale la pena attenzionare quelle che sono le concrete ed ipotetiche conseguenze verso le quali si può andare incontro, nel caso in cui l’automobilista decidesse di non provvedere al rinnovo, o in circostanze che sottolineino l’impossibilità dello stesso di continuare a svolgere la propria guida su strade pubbliche.
Cosa dispone la legge in merito?
Stando a quanto stabilito dalla Legge italiana in materia stradale, non esiste un tetto d’età massimo oltre il quale gli automobilisti non possono proseguire la conduzione di un veicolo. Se una persona vivesse per 110 anni e dimostrasse, nel corso dei differenti esami medici, volti a valutare i riflessi, la percezione del pericolo, le capacità visive e differenti altri fattori del conducente, di essere ancora perfettamente in grado di condurre su strada, la stessa potrebbe tranquillamente continuare ad usufruire della propria patente di guida.
Ovviamente, però, il documento che abilita alla guida ha una scadenza, strettamente correlata proprio all’età del suo legittimo proprietario, che dovrà perciò provvedere a rinnovarla periodicamente, secondo quanto disposto dalla Legge. Il Codice della Strada indica che gli automobilisti fino a 50 anni abbiano la necessità di rinnovare la propria patente ogni decade, limite che scende a cinque anni per i guidatori di età compresa tra i 50 e i 70, per subire un’ulteriore riduzione riguardante gli automobilisti che abbiano superato la soglia dei 70, pur non avendo fatto altrettanto con gli 80.
Limitazioni sempre più serrate?
E proprio dopo il limite degli 80, i guidatori avranno egualmente piena facoltà di condurre su strada, a patto che nel corso delle visite di accertamento per rinnovare la propria tessera di guida, in questo caso necessarie con cadenza biennale, risultino totalmente idonei alla guida, avendo mantenuto pressoché invariate le proprie capacità sia a livello fisico, sia a livello cognitivo, che frequentemente durante questa fase della vita cominciano a subire limitazioni, in determinati casi più disagianti, in altri meno influenti sulla quotidianità dei soggetti.
Il compito dei medici risulta essere realmente delicato, perché abilitare alla guida un individuo estremamente anziano potrebbe aumentare il rischio di tamponamenti o incidenti su strada, magari a causa di distrazioni o di mancato avvertimento di pericoli. Per questo, la decisione degli esperti deve risultare opportunamente ponderata. Il controllo per confermare il rinnovo della patente non segue per forza un preciso iter, in quanto i differenti controlli variano in base alla storia clinica dell’automobilista o all’esistenza di patologie pregresse. Vista e udito, in modo da avvertire visivamente e rumorosamente gli eventuali pericoli, rappresentano due sensi costantemente messi alla prova nel corso dei test, poiché di fondamentale importanza nel corso di una guida. Lo scrive GreenStyle.