La Cina ha svelato un segreto della Luna | La sua missione ha riportato indietro una cosa mai vista

Illustrazione della Luna (Pexels FOTO) - aerospacecue.it
La Luna nasconde ancora tanti segreti, ma uno è stato appena rivelato grazie a questa missione. Scopri cos’è successo!
La Luna sembra un sasso silenzioso nel cielo, eppure nasconde più storie di quanto si pensi. Alcune rocce portate a casa dagli astronauti delle missioni Apollo hanno svelato che si sono formate circa 4,43 miliardi di anni fa. Un tempismo perfetto: proprio quando la Terra iniziava a diventare abitabile. Forse la Luna ha avuto un ruolo più grande di quanto immaginiamo nella nostra storia.
Un’altra cosa assurda è che il lato nascosto della Luna — quello che non vediamo mai — potrebbe aver avuto un’intensa attività vulcanica. I campioni analizzati parlano chiaro: eruzioni vecchie di quasi 3 miliardi di anni. Chi l’avrebbe detto? Insomma, questo “deserto grigio” era tutt’altro che tranquillo in passato.
E poi c’è l’acqua. Sì, anche la Luna ne ha. Ma la distribuzione non è uniforme: sembra che un emisfero ne conservi di più rispetto all’altro. Alcuni scienziati pensano che sia colpa di vecchi impatti con asteroidi giganti.
L’ultima chicca arriva dalla Cina. Con la missione Chang’e-4, hanno esplorato la faccia nascosta e scoperto che sotto la superficie c’è una struttura stratificata, parecchio complicata. Non solo polvere, quindi, ma un vero archivio geologico della Luna.
La Luna non è solo polvere grigia
Quando si parla della Luna, viene subito in mente quel paesaggio desolato, tutto crateri e sabbia grigia. Ma a quanto pare, sotto quella crosta di silenzio, si nascondono storie molto più vivaci. Le missioni spaziali, soprattutto quelle più recenti, stanno riscrivendo tutto quello che si pensava di sapere sul nostro satellite. Prendi la Cina, ad esempio: con la missione Chang’e-5 hanno fatto qualcosa di storico, riportando a casa un bel po’ di materiale lunare fresco di… due miliardi di anni fa!
Il bello è che questi campioni stanno rivelando un sacco di sorprese. Non sono solo rocce vecchie, ma veri e propri frammenti di un passato lunare attivo, dinamico e anche un po’ “umido”. La Luna, insomma, non era affatto morta e fredda come si pensava. O almeno non così presto.
Una scoperta eccezionale
Come riportato da hdlog.it, i campioni raccolti dalla missione cinese Chang’e-5 sono una miniera (letteralmente) di informazioni. Le rocce basaltiche analizzate hanno un’età di circa 1,97 miliardi di anni, che per gli standard lunari è roba fresca. Questo significa che l’attività vulcanica, contrariamente a quanto si credeva, è andata avanti molto più a lungo.
E attenzione: è stata trovata anche acqua, ma fino a 170 parti per milione, probabilmente “infilata” dal vento solare. Cioè: il Sole, col suo soffio costante, avrebbe “idratato” la superficie lunare. Non male per un mondo che sembrava più arido del Sahara (media.inaf.it, nature.com). Come se non bastasse, in mezzo a questi frammenti è saltato fuori un nuovo minerale mai visto prima, chiamato Changesite-(Y).