Home » Spazio, un oggetto misterioso vicino a noi sta comunicando qualcosa | Scienziati convinti che siano gli alieni

Spazio, un oggetto misterioso vicino a noi sta comunicando qualcosa | Scienziati convinti che siano gli alieni

Rappresentazione di due alieni che osservano la Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Rappresentazione di due alieni che osservano la Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un segnale inspiegabile da una stella vicina accende i sospetti: potrebbe non essere di origine naturale, ecco cosa sappiamo. 

Ogni tanto lo spazio ci lancia dei segnali che, a dirla tutta, ci lasciano completamente spiazzati. È come se là fuori ci fosse qualcosa o qualcuno che cerca di attirare l’attenzione, ma senza usare un linguaggio che conosciamo. L’universo è immenso — troppo grande per pensare che tutto ciò che succede sia già stato spiegato.

Nel tempo, gli strumenti per “sentire” il cosmo sono diventati sempre più precisi. Sappiamo captare segnali debolissimi, provenienti da galassie lontanissime o da fenomeni violentissimi. Eppure, anche con tutta questa tecnologia, capita ancora di trovarsi davanti a qualcosa che proprio non si riesce a decifrare.

In situazioni del genere, gli scienziati si armano di pazienza e metodo: la prima ipotesi è sempre la più banale — un guasto, un disturbo, un effetto dell’atmosfera terrestre. Ma se nessuna di queste regge? Se ogni verifica lascia il mistero intatto? Allora sì, si apre uno spiraglio su possibilità che normalmente si evitano, anche per non sembrare… diciamo troppo fantasiosi.

Certo, parlare di “segnali” che arrivano dallo spazio ha un fascino particolare, quasi cinematografico. Ma quando si lavora con dati veri, raccolti con strumenti veri, le ipotesi devono restare coi piedi per terra. Anche se, a volte, è proprio guardando in alto che ci si accorge di quanto poco sappiamo davvero.

Una strana luce che si accende e si spegne

Allora, veniamo al punto. Come riporta The Sun, il 14 maggio del 2023, un certo Richard Stanton — scienziato NASA e veterano del progetto Voyager — ha beccato qualcosa di insolito: un doppio impulso luminoso, da una stella chiamata HD 89389, a circa 100 anni luce da qui, nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Due lampi identici, separati da 4,4 secondi. Tutto normale? Per niente. Nessun segnale così era mai stato registrato prima, e Stanton li ha visti altre tre volte da allora.

La cosa strana — anzi, più di una — è che la stella si comporta in modo bizzarro: la sua luce diventa intensa, poi si affievolisce e poi torna a brillare, tutto nel giro di una frazione di secondo. E la forma del primo impulso si ripete identica nel secondo. Nessun oggetto nei dintorni può aver causato una cosa del genere. E le solite scuse — tipo disturbi da satellite, fulmini, errori nei dati — questa volta non reggono. Lo ha detto Stanton stesso: “non possiamo escludere che sia qualcosa di artificiale”. Ma cosa potrebbe essere?

La costellazione dell'Orsa Maggiore (NASA foto) - www.aerospacecue.it
La costellazione dell’Orsa Maggiore (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Nessuno sa davvero cosa sia

Questo tipo di ricerca, per capirci, non usa antenne radio come nei SETI classici. Stanton osserva impulsi di luce brevissimi provenienti da stelle simili al Sole. Lo fa con strumenti ottici montati su un sistema fai-da-te, diciamo così, ma super preciso. Già nel 2019 aveva beccato qualcosa di simile, ma allora si pensava fosse… ehm, colpa degli uccelli. Poi però, niente, anche quella spiegazione è caduta.

Stavolta, le ipotesi sul tavolo sono tante: onde gravitazionali? Eclissi strane? Riflessioni mai viste? Nessuna sembra convincente. Stanton, nel suo studio pubblicato su Acta Astronautica, ammette che non sa cosa abbia generato quegli impulsi. E chiude dicendo che fino a quando non avremo altri dati, non possiamo nemmeno escludere che siano segnali alieni.