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No al caos estivo, nel 2025 è solo questa la meta da scegliere | Relax lento e paesaggi mozzafiato: è la terra dei centenari

Paradiso marino

Paradiso marino, ecco dove andare in vacanza nel 2025 (Freepik Foto)- www.aerospacecue.it

C’è un’Italia che non fa rumore, lontana dai selfie di massa e dai resort in serie. Uno stivale alternativo, sommesso ma meraviglioso.

È fatta di silenzi verdi, strade che si arrampicano lente e borghi dove il pane sa ancora di forno. Sempre più viaggiatori la cercano, spinti dalla voglia di riscoprire luoghi veri, dove il turismo è un incontro e non un’invasione.

Questa voglia di autenticità sta riportando in luce territori rimasti ai margini delle rotte più battute. Il Cilento è uno di questi: un angolo del sud campano che oggi, grazie anche a nuovi collegamenti e iniziative locali, sta trovando un posto sulle mappe dei viaggiatori consapevoli.

Non si tratta solo di natura incontaminata, ma di un modo diverso di viaggiare: lento, rispettoso, fatto di piccoli gesti – un caffè in piazza, un sentiero tra i lecci, una storia ascoltata in dialetto. È l’essenza di un turismo che non consuma, ma costruisce legami.

Un esempio concreto lo racconta Corrado Bellagamba su Moveo (18 maggio 2025), descrivendo cinque mete “alternative” nel cuore del Cilento. Destinazioni perfette per chi cerca meraviglia, ma senza folla.

Dove la natura detta il passo

A Morigerati, il fiume Bussento emerge da sottoterra tra grotte, cascate e 27 specie di orchidee: è l’Oasi WWF, un ecosistema fiabesco con un antico mulino che sembra uscito da un libro.

Sul Monte Cervati, la Grotta della Madonna della Neve è meta di un pellegrinaggio secolare che attraversa boschi e leggende. E a Casaletto Spartano, la Cascata dei Capelli di Venere incanta con il suo velo d’acqua tra i muschi, perfetta per chi ama fotografare la bellezza fragile.

Spiaggia tropicale
Paradiso tropicale, ecco dove andare in vacanza nel 2025 (Freepik Foto)- www.aerospacecue.it

Il mare che non ti aspetti

Anche la costa ha i suoi segreti. La spiaggia di Pietracciaio a Pisciotta – detta anche Spiaggia 64 – è una piccola baia di ciottoli bianchi, circondata da silenzio e macchia mediterranea. Più a sud, da Marina di Camerota parte il sentiero verso Porto Infreschi: due ore tra profumi di mirto e scorci sul blu, fino a una caletta dove sorgenti d’acqua dolce si mescolano al mare.

In un’epoca in cui viaggiare significa spesso rincorrere l’ennesimo luogo “instagrammabile”, il Cilento invita a rallentare. Qui si cammina, si ascolta, si respira. Ogni sentiero, ogni piatto, ogni sguardo restituisce il senso profondo del viaggio: non collezionare mete, ma esperienze. Chi sceglie queste terre sceglie anche un modo diverso di stare al mondo. E forse, proprio per questo, il Cilento non è solo una destinazione. È una cura, una pausa, un ritorno all’essenziale.