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Vacanze estive fuori dal coro | Solo qui non trovi la folla fastidiosa: saranno davvero rilassanti

iuvanum abruzzo

Terre poco battute (commons.wikimedia.org/Zitumassin) -www.aerospacecue.it

Hai mai sentito parlare di…no? Non la conoscevi? In Italia ci sono tanti luoghi dove relax e scoperta si uniscono. Scopriamoli!

L’incipit di questo approfondimento potrebbe facilmente avere per risposta: “Era ora!”. Perché mai, vi chiederete voi, amati nostri lettori assetati di conoscenza?

Ebbene, ritorna l’estate (lo cantava anche il buon Bennato in un suo singolo del 2003), e con essa la voglia di partire. Certo questa non si esaurisce mai veramente.

Eppure trovare un luogo che sia tanto tranquillo che vivace e originale, può sembrare un’impresa. Siamo tartassati dai medesimi annunci e sempre sulle stesse città.

Un’osservazione rilanciata anche dal Fatto Quotidiano. Scopriamo dunque dove il turismo non è davvero “di massa”, e quanto questo incida sul movimento nel nostro Paese.

Aree…non famosissime.

Partiamo da alcune stime del Fatto stesso. Nel 2024, nonostante numeri record di visitatori nei musei statali e nei principali parchi archeologici, con un aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente, molti luoghi italiani hanno registrato solamente poche centinaia di ingressi. Il primo esempio del Fatto è il Parco archeologico di Iuvanum in Abruzzo, con meno di mille visitatori in un anno, nonostante la buona conservazione del sito urbano, un panorama incantevole sull’altopiano e la ricca storia dell’antica città. Anche il Parco paleolitico di Notarchirico in Basilicata, che custodisce resti risalenti a oltre 600. 000 anni fa, e il più antico frammento umano mai trovato in Italia, non fa eccezione.

In Campania, molti luoghi sorprendentemente marginali turisticamente includono la Villa romana di San Giovanni in Palco e il Museo dell’Antica Allifae, che illustra la storia di un centro sannitico distrutto dai romani. Il paradosso diventa però ancora più palese nel Lazio, con la Villa di Orazio a Licenza, autentico tesoro storico e letterario, dimora del poeta latino e successivamente ristrutturata in epoca imperiale e medievale; nel 2024 ha avuto solo 406 ingressi (al contrario degli Uffizi, spesso chiusi). Una sorte simile colpisce anche aree archeologiche nelle Marche e in Puglia, dove musei romani e necropoli etrusche rimangono praticamente sconosciute alla massa.

notarchirico basilicata
Pochi ingressi anche qui (commons.wikimedia.org/Thilo Parg) -www.aerospacecue.it

Ragioni dietro al fenomeno

Secondo il Fatto, pubblicità insufficiente, aperture irregolari, posizioni periferiche e mancanza di servizi di accoglienza incidono fortemente sul problema, con la conseguenza che questi luoghi, potenzialmente capaci di offrire esperienze autentiche, tranquille e culturali, restano ai margini del turismo. Tuttavia, per chi desidera una vacanza alternativa, lontana dalla massa e vicina alla storia, restano mete ideali.

Perché? Per l’offerta di un turismo più attento, consapevole e arricchente. Esplorare dove gli altri non si recano in massa non è solo opportunità di scoperta, ma anche un piccolo atto di protezione per un patrimonio che ha bisogno di occhi che lo osservino, menti che lo comprendano e memorie che lo rimembrino.