La Cina ha trovato un batterio strano nello Spazio | Aiuterà gli uomini nell’industria e nell’agricoltura

Spazio e batterio (Canva foto) - www.aerospacecue.it
Scoperto nello Spazio un misterioso batterio da una missione cinese: potrebbe rivoluzionare l’agricoltura e l’industria umana.
Non so te, ma quando sento parlare di “batteri nello spazio” mi vengono subito in mente i film di fantascienza. Quelli in cui un piccolo microbo trasforma tutto, nel bene o nel male. Ma questa volta non è Hollywood, è tutto vero. Ed è pure una gran bella notizia, soprattutto per chi si occupa di scienza, tecnologia… e, a sorpresa, anche di ambiente e agricoltura.
I microrganismi, per quanto invisibili, sono tra i protagonisti silenziosi delle nostre vite. Ci aiutano a digerire, a curare malattie, a pulire l’ambiente… e ora, pare, stanno iniziando a darci una mano anche fuori dal nostro pianeta. Già, perché lo spazio non è solo un posto dove mandare astronauti e sonde: è anche un enorme laboratorio naturale.
Quando porti un batterio nello Spazio e lo lasci lì un po’ di tempo, può succedere di tutto. Le condizioni sono così estreme che o si adatta… o muore. E quelli che riescono ad adattarsi? Beh, diventano davvero interessanti da studiare. Alcuni cambiano, si rinforzano, si evolvono. E lì, per i ricercatori, si apre un mondo.
Insomma, questo tipo di scoperte non sono solo “curiosità da nerd”, ma robe che — nel giro di qualche anno — potrebbero finire nei nostri campi, nei nostri impianti industriali, magari persino nelle nostre cure mediche.
Un batterio super resistente trovato sulla stazione cinese
Durante una missione sulla Stazione Spaziale Tiangong, gli scienziati hanno beccato un batterio chiamato Niallia tiangongensis. Nome difficile, lo so, ma vale la pena ricordarselo. Perché? Perché questo microbo se ne stava lì, tranquillo, a sopportare cose che altri batteri non reggerebbero manco per un secondo.
Parliamo di radiazioni spaziali, condizioni estreme, un ambiente in cui noi non resisteremmo neanche il tempo di un respiro. E invece lui no, anzi, pare che riesca addirittura a “ripararsi” quando le radiazioni lo danneggiano. Un po’ come se avesse un sistema di difesa incorporato da supereroe.
Dalla stazione orbitante… ai nostri campi e fabbriche
Ma il bello arriva adesso. Questo batterio, oltre a sopravvivere nello spazio, ha pure la capacità di scomporre materiali organici che normalmente ci metteremmo anni a smaltire. Tradotto: potrebbe essere utilissimo per riciclare rifiuti o migliorare processi agricoli, senza ricorrere a sostanze chimiche aggressive.
C’è chi dice che potrebbe persino avere applicazioni in ambito medico o industriale. È ancora presto per dirlo con certezza, ma gli studi sono in corso e le prospettive sono super interessanti. E pensare che tutto è iniziato da un piccolo batterio trovato dentro una cabina spaziale… chi l’avrebbe mai detto?