Space X contro tutti e tutto | Pronto il nuovo assalto allo Spazio: Elon Musk non ama perdere

Elon Musk e SpaceX (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
L’agenzia privata di Musk non sembra avere intenzione di fermarsi. E’ pronta a compiere un passo determinante
SpaceX rappresenta uno degli esempi più efficienti di aziende aerospaziali private, che non risultano essere, dunque, correlate ad agenzie governative. La sua fondazione, risalente al 2002, è opera di Elon Musk.
L’obiettivo dichiarato del tycoon sudafricano è da sempre stato quello di ridurre i costi da impiegare nell’ambito dei lanci spaziali, così da favorire la colonizzazione umana anche degli altri pianeti, a partire da Marte.
I punti focali del programma di SpaceX risultano essere, perciò, la volontà di produrre tecnologie sempre più innovative e sofisticate, da impiegare nell’ambito dell’esplorazione e del commercio spaziale.
Ciò è possibile attraverso la costruzione di razzi, vettori e sulla fornitura di servizi di lancio commerciali, semplificando anche l’attività turistica degli uomini terrestri verso la Stazione Spaziale Internazionale, la Luna e Marte.
Il passo decisivo di SpaceX
SpaceX ha profuso il suo impegno nella costruzione di Starship, che figura attualmente come il razzo più grande e contraddistinto dalla maggior potenza mai esistito. La data del 28 Maggio, alle ore 01:30 italiane, ha rappresentato il momento clou del progetto, con l’avvenimento del lancio dalla piattaforma A di Starbase, nel Texas meridionale. Si è trattato del non volo di prova, svolto al fine di dimostrare l’affidabilità del razzo, che è stato affiancato da un booster B14 noto come Super Heavy, già utilizzato in precedenza nell’ambito del volo Starship Flight 7, avvenuto lo scorso Gennaio.
Lo Starship ha rappresentato un perfetto esempio di strategia di riutilizzo dei lanciatori, considerando che 29 dei 33 motori totali installati su di esso rappresentavano la dotazione originale. Il primo volo integrato è avvenuto nell’Aprile del 2023 e si è già riusciti a riaffidarsi al nuovo utilizzo di una componente principale, dopo nemmeno un anno e mezzo dall’inaugurazione della finestra di volo.
I futuri obiettivi già prefissati
Né SpaceX, né la persona di Elon Musk hanno, tuttavia, chiario quali fossero le esatte finalità del volo; la possibilità, azzardata da qualche addetto ai lavori, è che Musk abbia deciso di eseguire il lancio per portare nell’orbita terrestre dei mezzi satellitari simili agli Starlink. Il progetto prevede il rientro del booster verso la rampa di lancio, con l’atterraggio della navetta in modo controllato e verticale verso l’Oceano Pacifico.
Questo passo rappresenta un tassello determinante nell’ambito del secondo stadio del Block 2, in merito al quale SpaceX non è, fino ad ora, mai riuscita a completare un volo con pieno successo. Inoltre, c’è da evidenziare la presenza costante alla finestra della NASA, che osserva da spettatrice, pur molto interessata, l’andamento delle missioni, data la collaborazione attualmente in corso proprio con SpaceX nell’ambito del programma Artemis 3, volto a riportare astronauti sul suolo lunare tra il 2026 e il 2027. Un obiettivo sicuramente ambizioso, che, come riportato da Focus, passerà dagli esiti dei tentativi che verranno svolti nei mesi a seguire.