L’Inghilterra sta per invadere la Puglia | L’obiettivo principale è la patria di Zingarelli: l’inventore del vocabolario

I viaggiatori britannici scoprono un paese nel cuore della Puglia, tra distese di grano e tesori architettonici nascosti.

Negli ultimi anni si è capito che l’Italia è più di Roma, Firenze e Venezia. I viaggiatori britannici — quelli un po’ più svegli, diciamo — stanno iniziando a guardare altrove, lasciandosi alle spalle le solite cartoline patinate.

C’è un’Italia diversa, più vera, fatta di paesini, ulivi storti e silenzi lunghi come l’ombra di un campanile al tramonto. Un’Italia che non si fa trovare subito, ma che quando la scopri… ti resta dentro. È come se certi posti aspettassero in silenzio il loro momento.

Alcune zone del Sud, per esempio, sembrano dormire sotto il sole, dimenticate dalle guide e dai social, ma chi ci finisce — magari per caso — poi non vuole più andarsene. E non per modo di dire. C’è chi torna ogni anno, chi si compra una casa, chi cambia vita del tutto.

Non è turismo, è un richiamo. Una cosa che non si spiega solo con i panorami. Non è questione di spiagge più belle o ristoranti più economici. È un altro ritmo, un altro profumo. Le persone ti parlano anche se non ti conoscono, ti offrono da mangiare senza aspettarsi nulla.

Accoglienza e calore

È un’accoglienza fatta di gesti piccoli, di dettagli. Ed è lì che capisci che stai vivendo qualcosa che altrove si è perso. O non c’è mai stato. E in merito a queste sensazioni c’è un luogo in particolare che sta iniziando a farsi notare.

Un posto che finora era fuori dai radar ma che, a quanto pare, sta diventando una sorta di ossessione per alcuni viaggiatori inglesi. Nessun clamore, eh. Tutto molto sottotraccia. Ma la voce si sta spargendo pian piano…

Una zona tutta da scoprire (e da mangiare)

Parliamo di Cerignola, nel cuore della Puglia settentrionale, tra due fiumi e una marea di campi coltivati. Secondo un articolo del London Daily News, questa città sta diventando una vera e propria meta per chi cerca un’Italia autentica, senza filtri né selfie-stick. I britannici ci stanno arrivando alla spicciolata, ma con un entusiasmo che lascia intuire qualcosa di più grande in arrivo.

Cerignola non è solo terra fertile, anche se olio e grano qui sono davvero roba seria. È anche storia, architettura sorprendente e un’atmosfera che ha qualcosa di sospeso. C’è un quartiere medievale perfettamente conservato, un museo dei cereali (!), e persino 750 fosse granarie romane — no, non è un refuso, proprio settecentocinquanta. E poi le chiese, i palazzi nobiliari, il vocabolario… sì, perché qui è nato Nicola Zingarelli, l’inventore di quel dizionario che abbiamo sfogliato tutti almeno una volta. E mentre Londra corre, Cerignola resta. E aspetta.