In Italia c’è un giardino abitato da mostri sin dal 1552 | Dalle voglie di un Principe arriva a noi un posto unico che disorienta

Il Parco dei Mostri (Canva-Comune di Bomarzo foto) - www.aerospacecue.it
Per vedere mostruosità e deformità con i propri occhi, questa meta è l’ideale. E’ capace ancora oggi di meravigliare e inorridire i suoi visitatori
Tra le meraviglie che il territorio nostrano è capace di offrire, figurano indubbiamente le bellezze naturali. Le centinaia di giardini sparsi per l’intera Penisola ne sono il perfetto esempio.
Spazi verdi e rigogliosi, nei quali risalta subito all’occhio la cura nei dettagli, capace di evidenziarne l’eleganza. Da aree ricche di differenti specie floristiche, sino ai giardini più artistici e suggestivi.
Indipendentemente dalla meta che state ricercando, è indubbio che riuscirete a trovare uno scorcio perfetto, che farà pienamente al caso vostro. Se avete interesse nello sperimentare una visita in ettari di parco ampi e rigogliosi, si consiglia una visita al Parco Giardino Sigurtà, in Veneto, nei pressi del Lago di Garda.
Tra i parchi urbani, capaci di offrire il perfetto connubio tra flora e storicità, l’esempio lampante è sicuramente rappresentato da Villa Borghese, sita nel pieno centro della città eterna, Roma.
Lo spettacolo dell’orrido
Tra le destinazioni più suggestive dell’intero Stivale, che merita senza dubbio alcuno una visita, specie per gli amanti del genere, risalta sicuramente il Parco dei Mostri, altresì noto come Sacro Bosco. Per raggiungerlo, occorrerà recarsi nel Lazio, più precisamente in Provincia di Viterbo, a Bomarzo. L’idea di edificare un simile spettacolo, tra inquietudine, mistero e suggestione, fu del principe Pier Francesco Orsini, che nel 1552 commissionò la realizzazione dell’opera, al fine di comunicare ed esternare con il mondo circostante il suo profondo dolore.
Derivante in parte dalla prematura scomparsa di sua moglie, Giulia Farnese, oltre che dagli orrori vissuti in prima persona dal nobile nel corso delle numerose battaglie in cui aveva attivamente partecipato, che gli erano costate svariati anni di prigionia e la perdita, proprio sul campo di combattimento, del suo più caro amico. Lo strazio causato dall’immenso dolore portò Vicino ad elaborare un’opera che potesse permettergli di dare sfogo alla sua rabbia, causata dalle delusioni che la vita gli aveva provocato.
Un curioso processo realizzativo
Ed è per questo che il lavoro, effettivamente messo in pratica dal celebre architetto napoletano Pirro Ligorio, già noto per aver terminato i lavori della Basilica di San Pietro a Roma, presenta forme e opere che raccontano della presenza di creature leggendarie, come mostri ed esseri oscuri.
Molti sottolineano, non a caso, come nonostante la realizzazione del giardino sia avvenuta nel pieno corso del lucente Rinascimento, l’effettiva opera si discosta profondamente rispetto a parchi e giardini analogamente venuti alla luce nel corso della medesima fase storica, affacciandosi più a quello che, soltanto quattro secoli dopo, sarebbe stato il Surrealismo. L’ingresso al parco non è gratuito, come riporta Runner’s World, ma per accedervi sarà necessario provvedere al pagamento di un biglietto di 13 euro.