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Il Pianeta Nove si è mostrato in tutta la sua maestosità | Lontano dalla Terra, va a braccetto con Plutone

Un Pianeta straordinario

Un Pianeta straordinario (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La vastità cosmica continua a nascondere dei segreti sorprendenti. La maestosità di questo corpo sembra non conoscere eguali

Gli scienziati si sono a lungo interrogati relativamente alla possibilità che oltre l’orbita di Nettuno, all’interno del Sistema Solare, sia presente un ulteriore corpo, denominato “Pianeta X“, ma più comunemente noto come “Pianeta Nove“.

Il motivo che si cela dietro alla possibile ipotesi avanzata dagli studiosi, è da ricercare nella necessità di trovare una spiegazione concreta e logica riguardante determinati fenomeni anomali verificatisi nelle orbite di alcuni oggetti appartenenti alla categoria dei transnettuniani.

Sino ad ora, nonostante l’enorme impegno profuso da parte dell’intera comunità astronomica, il Pianeta non è mai stato neppure inquadrato nel corso delle varie osservazioni ed esplorazioni.

Eppure, seguendo proprio quelli che sono stati i fenomeni coinvolgenti i corpi siti oltre l’orbita di Nettuno, è stato possibile definirne una massa approssimativa, pari a 6,2 volte quella della Terra circa.

Una scoperta inattesa

Gli astronomi hanno rilevato la presenza di un pianeta nano, ribattezzato 2017 OF201, oggetto roccioso presentante circa 700 km di diametro. L’interesse da parte della comunità nei confronti di questo corpo si è immediatamente reso elevatissimo, data la sua orbita, potenzialmente in grado di modificare le certezze dell’uomo relativamente ai confini del Sistema Solare. Il pianeta nano segue, infatti, un percorso allungato e remoto a tal punto da far interrogare in modo dubbio gli scienziati riguardo alla precedentemente formulata teoria dell’esistenza del così detto “Pianeta Nove“.

I calcoli effettuati dagli esperti hanno condotto a scoprire che l’orbita di 2017 OF201 porta il corpo ad allontanarsi dal Sole per una distanza pari a circa 1.600 volte quella intercorrente tra la nostra Terra e la sua stella madre, sino a raggiungere la Nube di Oort, collocata nell’estremità del Sistema. Compie un ciclo orbitale completo pari a 25.000 anni ed è in grado di avvicinarsi al suo punto più vicino, circa 44,5 unità astronomiche, tanto quanto Plutone.

2017 OF201
2017 OF201 (INAF foto) – www.aerospacecue.it

Un quesito resta ancora da chiarire

Una serie di dati raccolti in un periodo compreso tra il 2011 e il 2018, grazie all’impiego degli strumenti Canada-France-Hawaii Telescope e del Dark Energy Camera Legacy Survey, sono stati analizzati, sino a comprendere come il corpo celeste in questione fosse già stato immortalato in ben 19 occasioni, nel corso delle precedenti simulazioni.

L’approfondimento relativo ai dati ha permesso di comprendere come 2017 OF201 sia in grado di mantenere la sua orbita stabilmente, in assenza della presenza del famigerato Pianeta Nove, che, invece, nel caso in cui la sua esistenza venisse confermata in maniera totalmente comprovata, comporterebbe una sorta di “spinta” nei confronti di OF201, a causa della sua gravità. Un ulteriore elemento capace di destare curiosità e dubbi riguarda l’invisibilità dell’oggetto approfondito, un segnale che suggerirebbe la presenza di corpi analoghi presenti nell’enorme vastità cosmica, ancora da scoprire e approfondire. A riportarlo è ScienceAlert.