Buchi neri, sono tre e sono pericolosissimi | Stanno vagando nello Spazio e divorando tutto: Nada ed Esa lanciano l’allarme

Buco nero (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Gli scienziati hanno individuato tre buchi neri che potrebbero risultare molto pericolosi per l’intero universo.
I buchi neri sono tra i fenomeni più affascinanti e misteriosi dell’Universo. Si tratta di oggetti cosmici con una forza gravitazionale talmente intensa che nulla può sfuggire alla loro attrazione, nemmeno la luce. La loro esistenza è stata teorizzata per la prima volta nel contesto della relatività generale di Einstein.
Però è solo negli ultimi decenni che la scienza è riuscita a raccogliere prove sempre più concrete della loro presenza e del loro ruolo fondamentale nell’evoluzione dell’Universo. I buchi neri si formano quando una stella molto massiccia esaurisce il proprio combustibile nucleare e collassa su se stessa.
Questo processo dà origine a un punto di densità infinita chiamato “singolarità”, circondato da una superficie chiamata “orizzonte degli eventi”, oltre la quale nulla può più uscire. Esistono diverse tipologie di buchi neri, da quelli stellari a quelli supermassicci, che si trovano al centro di quasi tutte le galassie conosciute, inclusa la nostra Via Lattea.
Nonostante il loro aspetto minaccioso, i buchi neri non “inghiottono” indiscriminatamente tutto ciò che li circonda. Gli scienziati hanno scoperto che sono anche importanti generatori di energia, grazie ai dischi di accrescimento formati dal materiale che ruota attorno ad essi prima di essere assorbito.
Studiare i buchi neri
Inoltre, lo studio dei buchi neri ha permesso di verificare importanti teorie fisiche, tra cui la relatività generale, e di aprire nuove prospettive sulla struttura e sul destino dell’Universo. Oggi, grazie a telescopi potentissimi e all’uso delle onde gravitazionali, possiamo osservare le collisioni tra buchi neri e studiare i segnali che emettono.
L’immagine storica del buco nero nella galassia M87, catturata nel 2019, ha rappresentato una svolta epocale: per la prima volta, l’umanità ha “visto” l’impronta visiva di uno di questi giganti cosmici. Le ricerche continuano e, con esse, cresce la nostra comprensione di uno degli enigmi più profondi del cosmo.
Tre sono molto pericolosi
I buchi neri supermassicci sono tra gli oggetti più affascinanti e misteriosi dell’Universo, e solo in rari casi possiamo osservarli in azione. Quando una stella si avvicina troppo, viene risucchiata e distrutta in un evento spettacolare che sprigiona un’enorme quantità di energia. Questi episodi, detti transienti nucleari estremi, permettono agli scienziati di “vedere” temporaneamente buchi neri solitamente invisibili, rivelando preziose informazioni sulla loro natura.
Recentemente, grazie a strumenti come il telescopio spaziale Chandra e il satellite NEOWISE, sono stati osservati tre casi simili. Le esplosioni luminose hanno aiutato i ricercatori a confermare che i buchi neri si stavano nutrendo di stelle, e che questi eventi possono persino alterare l’ambiente galattico circostante.