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Sole, la data della sua scomparsa definitiva è vicina, ma non quella della vita | Ci ospiterà la Luna per milioni di anni

Sole

La vita del Sole (Canva-Pixabay foto) - www.aerospacecue.it

La comunità scientifica è in allarme: il Sole sta per cessare di esistere. La razza umana è davvero in pericolo o c’è possibilità di salvezza?

La stella madre nel nostro Sistema Solare, e dunque della nostra Terra, il Sole, ha avuto origine circa 4,6 miliardi di anni fa a partire da una nube di gas. Attualmente gli esperti la classificano come stella di dimensioni medio-piccole.

L‘influenza che il Sole esercita sulla Terra è a dir poco fondamentale, rappresentando la fonte energetica primaria ed imprescindibile per il nostro Pianeta, in grado di generare energia per mezzo della fusione nucleare.

La sua curiosa composizione sarebbe composta per il 74% da idrogeno e dal 24 o 25% da elio. Il suo nucleo, denso e contraddistinto da temperature elevate, è il cuore pulsante della stella, da cui hanno inizio le reazioni nucleari volte a generare energia.

Sappiamo che ad un certo punto della sua esistenza, il Sole raggiungerà la fine del proprio ciclo vitale, trasformandosi in una gigantesca stella rossa che renderà impossibile la prosecuzione della vita sulla Terra per tutti gli esseri viventi.

Un’ipotesi sconvolgente

Come faranno, dunque, le future generazioni a sopravvivere, anche in presenza di condizioni profondamente sfavorevoli alla stabilità della vita umana? A lanciare l’ipotesi è una ricerca condotta da studiosi provenienti dal Carl Sagan Institute presso la Cornell University, nello Stato di New York, la cui pubblicazione è recentemente avvenuta sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Innanzitutto, è fondamentale comprendere ciò che accadrà nel concreto: il Sole subirà una trasformazione, a sua volta in grado di modificare in modo determinante la fascia abitabile terrestre, contraddistinta da una temperatura adeguata a garantire la presenza costante di acqua liquida sul Pianeta. Inoltre, il volume del Sole è destinato ad espandersi nel corso dei prossimi 4,5 miliardi di anni, si ipotizza, riuscendo a raggiungere ed inglobale Mercurio e Venere, con probabilità che questo accada anche per la Terra. Ma ecco comparire un’ipotesi incredibile: l’essere umano potrebbe stabilirsi sulla Luna.

Luna Europa
Luna Europa (NASA foto) – www.aerospacecue.it

L’ultima “spiaggia” per la specie umana

Il satellite sarà inevitabilmente soggetto a cambiamenti drastici, comportati dall’intenso calore prodotto dal Sole, che causerà l’evaporazione dell’acqua presente negli oceani sotterranei presenti al di sotto della sua superficie, così come le fasce equatoriali subiranno una perdita d’acqua estremamente importante. Le zone corrispondenti al polo nord e al polo sud del satellite, tuttavia, potrebbero essere coinvolte in un’evaporazione meno incisiva, riuscendo, secondo le ipotesi avanzate dai ricercatori, a conservare un sottilissimo strato di vapore acqueo all’interno dell’atmosfera, che potrebbe consentire alla vita di stabilirsi in questo territorio per oltre 200 milioni di anni.

Stiamo parlando della Luna gioviana Europa, che sarebbe potenzialmente in grado di accogliere, seppur per l’ultima fase della propria esistenza, forme di vita residue, trasferitesi dalla Terra. Ad aumentare la speranza, inoltre, ci sono le prospettive di ricerca, inquadranti la possibile esistenza di ulteriori satelliti extrasolari, per il momento ancora mai rilevati con assoluta certezza, ma in merito ai quali numerose osservazioni sono state in grado di accrescerne le probabilità di presenza, a seguito di rilevamento condotti con strumenti di assoluta affidabilità, quali il James Webb Space Telescope o il Habitable Worlds Observatory, volti alla ricerca di biofirme, elemento determinante per comprendere la reale potenziale abitabilità.