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Autovelox, finalmente cambia tutto | I comuni sono avvisati: senza la Prefettura non si va da nessuna parte

Autovelox

Svolte sugli autovelox (Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it

Svolta sostanziale nell’ambito dell’autovelox. Le nuove disposizioni del MIT stanno già mandando in confusione gli automobilisti

Il compito di rilevare eventuali violazioni rispetto ai limiti di velocità vigenti su strada viene svolto dagli autovelox, dispositivi che possono essere installati in modo mobile o permanente ai bordi delle carreggiate.

La loro presenza deve essere opportunamente regolamentata e segnalata con cartelli stradali che ne anticipino l’effettiva installazione. Rispetto alla velocità rilevata, esiste una specifica tolleranza.

In particolare, parliamo di 5 km/h fino a 100 km/h, che aumenta al 5% di applicazione nel caso in cui si raggiungano velocità superiori. In presenza di una circostanza in cui l’andatura media supera ampiamente il limite imposto, l’automobilista viene punito con una sanzione amministrativa pecuniaria.

Esiste, tuttavia, la possibilità di procedere alla contestazione di una multa, nel caso in cui il guidatore ritiene di esser stato giudicato ingiustamente, a causa della presenza di irregolarità nel funzionamento del dispositivo o nella procedura atta a rilevare la velocità.

Un’introduzione determinante

La data del 12 Giugno ha segnato l’entrata in vigore di un nuovo particolare decreto, fortemente voluto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Già dal Maggio 2024 era stata palesata l’idea di introdurre regole più ferree in termini d’impiego dei dispositivi di rilevazione delle velocità, poi definitivamente concretizzata soltanto qualche giorno a dietro, con l’attuazione del Decreto Autovelox.

Questa norma ha la funzione di fornire supporto al Codice della Strada, affiancandolo per disciplinare la materia sopracitata; eppure, la situazione dei dispositivi mobili ed immobili di rilevamento delle velocità, non può di certo giungere a soluzione esclusivamente con l’attuazione di una norma. I problemi restano attuali e concreti, a partire dalla mancanza di una procedura di omologazione effettivamente verificata, che pone una serie di limitazioni e ostacoli nel momento in cui i dispositivi dovrebbero procedere con misurazioni effettive.

Autovelox
Autovelox su strada (Freepik foto) – www.aerospacecue.it

I cambiamenti più impattanti

Il decreto dispone che l’installazione degli autovelox potrà avvenire esclusivamente sui tratti di strada nei quali sono stati registrati elevati tassi di incidenti nel corso dell’ultimo quinquennio e in cui la velocità media rilevata risulti essere superiore rispetto ai limiti consentiti. La novità più significativa risiede nel fatto che i Comuni non potranno più avere totale libertà nell’installazione dei dispositivi, ma dovranno necessariamente rivolgersi alle amministrazioni locali del territorio, con particolare riferimento alla Prefettura, ottenere un accordo e destinare la gestione operativa dei dispositivi a carico delle forze di Polizia.

Introduzioni determinanti anche in termini di distanza minima tra la presegnalazione del dispositivo e l’effettivo posizionamento dello stesso; se ci si trova su strade a scorrimento veloce, la distanza deve risultare almeno pari a 200 metri, limite che scende a 75 metri su tutte le altre tipologie di carreggiate. Inoltre, la distanza minima disposta tra due dispositivi rilevatori di velocità che deve essere rispettata è pari a 1 km. A fare chiarezza è un articolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport.