Vacanze a Ibiza off-limits | Quest’anno è meglio non andarci: rischi incontri poco piacevoli

Ibiza off limits (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Purtroppo andare in vacanza ad Ibiza non sarà possibile. Questo perché i rischi sono tanti, e vengono sempre sottovalutati.
Ibiza è una delle mete estive più iconiche d’Europa, famosa per le sue spiagge cristalline, la vita notturna sfrenata e un’atmosfera che mescola relax e trasgressione. Ogni estate attira giovani, celebrità e appassionati di musica elettronica da tutto il mondo.
Ma l’isola non è solo discoteche e dj internazionali. Offre anche angoli tranquilli, piccoli borghi bianchi come Santa Gertrudis, mercatini hippy e calette nascoste dove godersi il silenzio e il mare turchese. Un mix che affascina anche chi cerca una vacanza più lenta e autentica.
C’è poi la cucina, che unisce tradizione balearica e proposte internazionali. Dai chiringuiti sulla spiaggia ai ristoranti stellati, Ibiza sorprende anche a tavola. Senza contare i tramonti, da gustare magari a Es Vedrà, con vista su uno degli scogli più misteriosi del Mediterraneo.
In breve, Ibiza è un’isola dai mille volti: chiassosa e spirituale, modaiola e selvaggia. Una destinazione che si adatta a gusti diversi e che, nonostante la fama, riesce ancora a sorprendere chi sa guardare oltre la superficie.
Un posto…pericoloso
Negli ultimi tempi, sono circolati titoli un po’ allarmanti su una presunta “invasione di serpenti” a Ibiza. Ma la verità, come spesso accade, è un po’ meno da film e un po’ più da documentario naturalistico. Innanzitutto, non si tratta del biacco, il serpente comune che si trova anche in Italia, ma del colubro ferro di cavallo (Hemorrhois hippocrepis), un rettile innocuo per l’uomo e originario della Penisola Iberica e del Nord Africa.
Il problema, semmai, è che questi serpenti non sono nativi dell’isola. Secondo quanto riportato da La Stampa, sarebbero arrivati a Ibiza nei primi anni 2000, nascosti tra le radici di piante ornamentali o ulivi importati per giardini e resort. Una volta ambientati, si sono riprodotti rapidamente, grazie anche alla totale assenza di predatori naturali e a un habitat che, di fatto, somiglia molto a quello d’origine. Un errore logistico, forse sottovalutato all’inizio, che oggi sta causando più di una preoccupazione.
Non sottovalutare il pericolo
Come riportato da la Stampa, dal punto di vista della sicurezza umana non c’è nulla da temere: il colubro non è velenoso, non è aggressivo e difficilmente si avvicina alle persone. Quindi no, nessun rischio mentre si passeggia in spiaggia o si fa un tuffo. Il guaio riguarda invece l’ecosistema locale: questo serpente ha preso di mira alcune specie endemiche, in particolare la lucertola di Ibiza (Podarcis pityusensis).
E’ una specie che vive solo su quest’isola e che sta lentamente scomparendo sotto i colpi di un predatore del tutto nuovo per il territorio.
Per contenere il fenomeno, le autorità locali e gli studiosi hanno avviato campagne di monitoraggio e cattura, con tanto di trappole e segnalazioni dei cittadini (Fonte: La Stampa).