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Galassie, quelle rosse hanno stravolto i risultati di tutti gli studi | Non è come pensavano gli scienziati: sono vive e vegete

Una galassia incredibile

Una galassia incredibile (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Galassie rosse? Non proprio ciò che tutti si aspettavano. Le loro caratteristiche e capacità sono pronte a scioccare l’intero mondo astronomico

In termini scientifici, quelli che appaiono come agglomerati di gas, stelle e polveri vengono definite galassie. Non si tratta di elementi isolati all’interno dell’Universo, bensì in grado di raggrupparsi in veri e propri ammassi.

Le stime ci raccontano di come, nell‘immensità del Cosmo, il numero di galassie possa variare dalle centinaia di miliardi, tutte caratterizzate da forme e dimensioni profondamente differenti tra loro.

In termini di dimensioni, c’è la possibilità di osservare galassie nani, includenti soltanto centinaia di milioni di stelle, così come di raggiungere galassie in grado di raggiungere 100.000 parsec di estensione.

In base alla loro forma, gli studiosi sono in grado di distinguerne tre tipologie fondamentali: galassie ellittiche, a spirale o con forma irregolare, quando il loro aspetto non appare inseribile in nessuna delle due categorie principi.

La categoria di galassie più curiosa

L’immensità delle galassie rende fondamentalmente impossibile svelarne tutti i loro misteri. Nonostante ciò, il progresso scientifico si è a più riprese dimostrato efficace, anche nello smascherare delle clamorose ipotesi precedentemente formulate, modificando inevitabilmente il nostro modo di concepire l’Universo e le sue differenti regioni. Ad esempio, la convinzione degli scienziati che inquadrava le galassie rosse come definitivamente morte, potrebbe trovare un totale contraddittorio.

Ma prima di proseguire questo discorso, risulta fondamentale definire le galassie rosse come ammassi stellari che appaiono contraddistinte proprio da questo colore, in quanto non più ospitanti stelle blu, dunque corpi giovani, ma soltanto elementi ormai estremamente vecchi. Una galassia è detta galassia rossa quando il materiale per la formazione stellare appare ormai definitivamente esaurito, senza possibilità di dare origine a nuove stelle. Ma questa certezza potrebbe crollare in modo impressionante, qualora i risultati di uno studio correntemente in atto si rivelassero affidabili e determinanti.

Galassia rossa
Esempio di una galassia rossa (Freepik foto) – www.aerospacecue.it

Una probabilità imprevista

Infatti, stando a quanto riportato da Il Meteo.net, alcuni recenti approfondimenti hanno ipotizzato che, in realtà, l’attività delle galassie rosse stia continuando, concretizzandosi nella formazione di stelle di piccola massa, ciò nonostante mantenenti un colore rosso nel corso della loro esistenza intera. Se così fosse, ciò vorrebbe dire che il processo di evoluzione galattica risulterebbe decisamente più complesso rispetto al previsto, considerando che la scienza ha da sempre basato su un simile aspetto la distinzione delle galassie tra blu e rosse, caratterizzate da tratti agli antipodi; da una parte un’attività continua, dall’altra l’incapacità di formare nuove stelle.

Ed ecco che all’interno di questa netta divisione possa ora sorgere una terza categoria, imprevedibile sino a poco tempo fa; corrisponderebbe a quella includente stelle rosse, che però possiedono la caratteristica di risultare ancora in grado di formare stelle giovani. Se una simile eventualità dovesse essere confermata, ciò porterebbe alla certezza quasi assoluta circa la certezza di un numero di stelle sensibilmente più elevato rispetto al numero attualmente ipotizzato.