La Cina è in guerra con tutti | Attivata la sua arma laser: potenza distruttiva in pieno giorno

Laser cinese (Canva-Depositphotos) - www.aerospacecue.it
Una rapida ascesa ed una serie di innovazioni senza precedenti. Ecco perché ora la Cina spaventa persino Washington
La Cina rappresenta indubbiamente lo Stato asiatico maggiormente all’avanguardia sotto il punto di vista bellico. Un Paese che è stato capace di imporsi come punto di riferimento globale, al pari degli Stati Uniti, già sotto il profilo economico e che di certo non vorrà risultare da meno in termini di potenza militare.
Washington resta ancora un arduo concorrente da scalzare, così come da pareggiare. Ma alle spalle degli States, Pechino si erge fiera, consapevole di rappresentare la seconda potenza globale per dimensioni del budget di difesa, oltre che per forze potenzialmente impiegabili in un conflitto.
Basti pensare all’enorme divario che separava le due superpotenze soltanto fino ad un paio di decenni fa, che ora appare infinitesimamente meno ampio, complice la capacità della Cina di colmare il divario attraverso soluzioni che mirassero all’avanguardia e all’efficienza, capaci di far impallidire anche gli USA.
Se nel corso della Seconda Guerra Mondiale la principale preoccupazione degli americani nel Pacifico era rappresentata dal Giappone, con la Cina (alleata agli anglo-americani) che ricopriva un ruolo non impattante come l’Impero nipponico, oggi la situazione appare totalmente rovesciata.
Dominio su ogni fronte
Tra i punti a favore della Repubblica Popolare ci sono sicuramente le dimensioni del proprio esercito nazionale, noto come Esercito Popolare di Liberazione, che contando circa 2.250.000 unità risulta essere il primo al mondo per forze effettive schierabili in campo. A premiare la Cina in campo internazionale c’è il meticoloso impegno profuso in ogni differente potenziale ambito di battaglia, a partire dal dominio via terra, passando per un consistente rinforzamento della marina, grazie alle moderne navi da guerra, sottomarini e ulteriori mezzi recentemente implementati, così come nel cielo e addirittura verso lo spazio.
Con queste premesse non può che apparire chiaro come la Cina stia tentando di estendere il proprio predominio sul mondo intero, come già avvenuto sotto dal punto di vista dell’influenza economico-produttiva. Progressi che non possono essere ignorati nemmeno tenendo conto del potenziale nucleare. Secondo le stime internazionali, Pechino avrebbe effettuato investimenti in grado di superare addirittura i 200 miliardi di yuan, comparabili a circa 25 miliardi di euro, per rafforzare il proprio arsenale nucleare, ulteriormente arricchito dalle possibilità fornite dall’intelligenza artificiale, impiegata in modo efficiente, così da migliorare la rapidità nell’esecuzione dei differenti processi.
Un successo senza eguali
La Cina ha mosso un passo decisivo, sparando per la prima volta un potente laser rivolto verso la Luna. Si tratta di un test, avvenuto in primo giorno e per questo interpretato come un tentato attacco, gettando molti nel panico. Eppure, stiamo parlando soltanto del raggiungimento di un risultato storico in chiave tecnologica spaziale. Il raggio è stato mirato al raggiungimento del satellite Tiandu-1, sito ad una distanza pari a circa 130.000 chilometri rispetto alla nostra Terra.
La conduzione del test è stata affidata direttamente al China’s Deep Space Exploration Lab con fini immediatamente dichiarati come esclusivamente scientifici. E’ stato, inoltre, possibile effettuare una misurazione minuziosa e precisa della distanza orbitale proprio, nonostante, sino ad ora, l’effettuazione di simili sperimentazioni nel corso delle ore diurne della giornata non avesse prodotto gli stessi successi. L’agenzia cinese Xinhua ha esposto alla comunità i risultati del test, spiegando come la misurazione sia stata in grado di superare sfide sino ad ora molto annose, come quella rappresentata dalla presenza predominante di rumore di fondo solare.