Gli italiani non la conoscono ma l’UNESCO la preserva | Questa è l’isola d’incanto sempre vuota: qui ti specchi come Venere

Un'Isola splendida (Regione Siciliana foto) - www.aerospacecue.it
Una meta meravigliosa, ignorata da molti. E’ l’ideale per vivere un’esperienza da fiaba evitando l’over tourism. L’isola aspetta solo te
L‘importanza storico culturale ricoperta dall’Italia risulta particolarmente evidente già solo da un dato puramente statistico. Il nostro Stivale risulta essere, infatti, il Paese del mondo con il maggior numero di siti UNESCO.
Ben 59 mete sparse per tutta la Penisola, includendo ovviamente anche Sardegna e Sicilia, sono entrate a far parte della ristretta lista dei Patrimoni dell’Umanità, indicati proprio dall’agenzia ONU.
All’interno di questa lista, realmente estesa se pensiamo ai numeri medi di patrimoni presenti negli altri territori nazionali, vengono incluse sia le città storiche più popolari e conosciute, come Roma, Venezia e Firenze, sia le aree naturalistiche e faunistiche.
E’ il caso delle Dolomiti, se vogliamo restare in montagna, oppure delle Cinque Terre e della Costiera Amalfitana, spostandoci verso il mare. Non fanno eccezione nemmeno le bellezze architettoniche e i siti archeologici, a partire da Pompei, sino a raggiungere la Valle dei Templi.
Scorci affascinanti e suggestive leggende
Una gemma poco conosciuta dalla stragrande parte dei turisti italiani, che si staglia nel pieno del bacino Mediterraneo. E’ nota come la “perla nera” di questo splendido mare e stiamo parlando di Pantelleria. Famosa per il nome, facilmente riconducibile ad una serie di specialità gastronomiche che avremo modo di approfondire più avanti, ma nascosta rispetto ai tradizionali traffici del turismo di massa, rendendosi ideale per chi ha voglia di vivere un’esperienza più selvaggia, senza rinunciare alle meraviglie balneari e naturali che altre destinazioni sarebbero altrettanto capaci di offrire.
Quest’indole particolarmente “wild” è già evidente dalle sue coste frastagliate, rocciose, ricche di calette, che testimoniano ancora oggi il passato vulcanico caratterizzante l’isola nei secoli addietro, particolarmente evidente anche data la presenza di laghetti vulcanici e fumarole. Concentrandoci sulle bellezze naturali, il suo fiore all’occhiello è rappresentato senza dubbio dal Lago Specchio di Venere, che si è creato, guardate un po’, proprio all’interno di un cratere vulcanico. Ad affascinare i visitatori che scoprono Pantelleria è sicuramente la leggenda che vi aleggia intorno, dalla quale, tra l’altro, deriva proprio il suo nome: il mito vuole che proprio nelle acque di questo lago vulcanico, Venere si specchiasse prima di incontrare Bacco.
Un intreccio di culture
Uno sguardo verso la costa tunisina dalla vetta dei 836 metri della Montagna Grande prima di avventurarsi in un’esperienza sensoriale senza precedenti, sotto il punto di vista gastronomico e agricolo. Vi basti pensare a come l’UNESCO abbia riconosciuto nella lista come Patrimonio Immateriale dell’Umanità la pratica di coltivazione della vite dello Zibibbo. Abbiamo pocanzi menzionato le eccellenze culinarie che caratterizzano Pantelleria e la rendono nota in tutto il mondo.
Ricette e preparazioni che affondano le proprie radici in un vortice di differenti stili e culture; parliamo dell’Antica Roma, passando per la Grecia, sino ad arrivare all’influssi arabi, considerando anche della vicinanza con le coste nordafricane. Una delle eccellenze dell’isola è sicuramente il pesto pantesco, includente pomodori crudi, basilico, peperoncino e aglio, ma il simbolo gastronomico per eccellenza non possono che essere i capperi di Pantelleria, prodotto IGP noto ed esportato nel mondo intero.