La Porta del Sole di un’antica civiltà perduta | Qui, tra mistero e segreti, trovi la pace con Dio

Una meta suggestiva (Canva-Tierra De Los Andes foto) - www.aerospacecue.it
Una popolarissima destinazione dal travolgente interesse. Gli appassionati di misteri irrisolti la mettono in cima alla lista dei posti da visitare
Esistono alcune mete in giro per il mondo che risultano essere estremamente ricercate, popolari e frequentemente raggiunte non esclusivamente per la loro bellezza e il loro fascino estetico o architettonico.
A rendere queste attrattive così ambite e popolari sono soprattutto i segreti che le stesse conservano; spesso passati ricchi di misteri e leggende, alle quali non si è ancora riusciti a dare una precisa conformazione o origine.
Tra gli esempi più conosciuti che potremmo citare presenziano indubbiamente in prima fila l’Isola di Pasqua con le sue enormi statue raffiguranti i volti e le teste di appartenenti al popolo Moai, che hanno scaturito numerose domande circa il metodo di trasporto che gli allora abitanti dell’isola hanno impiegato per trasportare e posizionare queste gigantesche sculture.
O ancora le celebri piramidi egizie, con particolare riferimento alla Piramide di Giza, che per via della precisione della sua costruzione, nonché del fatto che la stessa sia stata eretta unicamente impiegando la forza degli schiavi, apparentemente in grado di trasportare enormi e pesantissimi blocchi in pietra hanno dato adito ad una serie di teorie alternative.
Lo splendore di questa terra selvaggia
E a proposito di Isola di Pasqua, il continente sudamericano, che conserva ancora quello spirito selvaggio ed indigeno, soprattutto recandosi presso precise latitudini, ospita un altro gioiello che merita di essere scoperto. Ci troviamo tra gli altipiani della Bolivia ed è proprio qui che sorge la “Puerta del Sol“, traducibile in italiano come “Porta del Sole“. Il più importante, probabilmente, simbolo architettonico presente nel più grande complesso archeologico di Tiahuanaco, che è stato capace di attrarre spettatori interessati, ma anche archeologi attivi in prima linea, sin dal momento in cui i misteri del luogo sono venuti alla luce.
Un’antica città che ospita sculture, strutture architettoniche e rocce scolpite, presentanti numerosi enigmi tutt’oggi ancora irrisolti. La Puerta del Sol su tutti, affascinante già soltanto per via delle sue dimensioni (3 metri di altezza, 4 metri di larghezza, per un’apertura che raggiunge centralmente gli 1,4 metri, riconoscibile per via dei simboli che reca scritti proprio sulla sua pietra grezza.
Quesiti ancora irrisolti
Stiamo parlando di un’opera che per molti viene definita come un reale passaggio “spazio-temporale”, in quanto punto d’accesso verso il Tempio di Kalasasaya. L’anno della sua scoperta è il 1549, merito dello spagnolo Pedro Cieza de León, giunto dall’Europa in qualità di cronista, che si trovò improvvisamente davanti la porta stesa sul terreno, come fosse stata spezzata, prima di essere riportata al suo splendore originale grazie a mirati interventi di restauro, che proseguirono di pari passo con gli studi relativi ai misteri che la stessa era in grado di nascondere.
Le ipotesi inquadravano la possibilità che si trattasse di un punto di osservazione verso il cielo, ma anche un ruolo maggiormente simbolico, correlato al culto, data anche la presenza della figura del Dio Viracocha, scolpita proprio al centro della roccia. Un mistero ancora irrisolto, come dicevamo, ma l’indubbio fascino della Porta è riuscito a condurla direttamente all’interno della lista UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. A scriverlo è SiViaggia.it