Arriva da molto lontano e tieni tutti col fiato sospeso | È solo la terza volta in assoluto che accade una cosa del genere

Un evento sorprendente (Canva-Pexels foto) -www.aerospacecue.it
La sua origine è remota ed il suo futuro è incerto. Ci è voluto molto a capire di cosa si trattasse, ma i misteri non appaiono comunque del tutto risolti
L‘immensità dell’Universo ha condotto gli esperti ad individuarne una zona correntemente impossibile da penetrare. Stiamo parlando di quello che viene definito Universo lontano, di cui fanno parte le regioni più distante e antiche.
Sostanzialmente parliamo di mete che si situano indietro nel tempo, ossia dei luoghi la cui luce ha impiegato miliardi e miliardi di anni per raggiungere l’Universo corrente, che abbiamo la possibilità di esplorare.
Per questo qui si situano galassie primordiali, magari che non hanno ancora completato il proprio processo di formazione, ma anche quasar, luminosissimi ed alimentati da giganti buchi neri.
Di fondamentale importanza ed interesse è, inoltre, la radiazione cosmica di fondo, attenzionata nel corso dei decenni in modo sempre più approfondito dagli scienziati, che rappresenta, di fatto l’unico residuo della grande esplosione, il Big Bang.
Una pazzesca scoperta
Un telescopio situato in Cile, facente parte del complesso ATLAS, dunque coordinato direttamente dalla NASA, è risultato in grado di osservare per la prima volta nella storia, lo scorso 1° Luglio, un corpo totalmente nuovo e apparentemente indefinibile, simile per certi versi ad un asteroide, ma presentante un’orbita realmente insolita; caratteristica che ha portato gli esperti ad ipotizzare che si trattasse, in realtà, di un corpo proveniente da un sistema solare differente dal nostro.
Parliamo dunque di un elemento interstellare, che ha intrapreso una velocità pazzesca nel suo viaggio verso la Terra, ma che, nonostante le inevitabili preoccupazioni che la sua presenza ha fatto sorgere, non dovrebbe dare alcun tipo di problema circa eventuali impatti sul nostro Pianeta. Le ulteriori analisi effettuate in merito hanno evidenziato come il corpo potrebbe in realtà trattarsi di una vera e propria cometa, ribattezzata con il nome 3I/ATLAS. Si tratta, a dirla tutta, del terzo oggetto che sia mai stato individuato nella storia a compiere un viaggio tra sistemi solari differenti all’interno della nostra Via Lattea.
Cosa si è riusciti a comprendere?
Sebbene generalmente siano differenti le settimane necessarie da attendere per comprendere l’orbita di simili oggetti, il sapiente lavoro degli astrofili è riuscito a stabilire immediatamente quale fosse la traiettoria dello stesso, svolgendo approfonditi calcoli. Sono ovviamente seguite sessioni di osservazioni effettuate direttamente con numerosi telescopi siti in giro per il mondo, che hanno garantito una significativa conferma, certificando in modo quasi totale che si trattasse effettivamente di una cometa, formata da ghiaccio e frammenti rocciosi.
La sua velocità risulta essere pari a 200.000 km/h rispetto al Sole e le previsioni dicono che il corpo continuerà ad accelerare di pari passo al suo avvicinamento verso la nostra stella. Le probabilità sul suo “recente” passato potrebbero suggerire come la cometa si trovasse a compiere la propria orbita intorno ad un’altra stella, fino al verificarsi di una particolare condizione, probabilmente in grado di turbarne l’orbita, come, si ipotizza, il passaggio di un’ulteriore corpo celeste, che dal centro della nostra galassia – dove si presume che 3I/ATLAS abbia avuto origine, l’abbia spinta sino al nostro Sistema Solare, ma per chiarire tale aspetto saranno necessari ulteriori approfondimenti. A scriverlo è Il Post.