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Mura antiche, un castello, un canyon | Qui non c’è la macchia mediterranea: sembra di stare ai Tropici, ma siamo in Sicilia

Una gemma nascosta in Sicilia

Una gemma nascosta in Sicilia (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it

Un’Isola così immensa e ricca da confondere i propri visitatori. Questa meta è affascinante e non ha simili in tutta la “Trinacria”

Tra le regioni italiane in assoluto più ricche di attrattive turistiche per ogni gusto, dagli scorci naturali agli scenari balneari, dalle architetture civili a quelle religiose, passando per la gastronomia.

Una visita in Sicilia indubbiamente non lascerà a bocca asciutta qualunque tipologia di visitatore, indubbiamente da ciò che lo stesso si trova a ricercare. Esperienze memorabili che rimarranno impresse tra i ricordi di ciascun avventore che mette il proprio piede nella Trinacria.

I fiori all’occhiello in termini di città sono sicuramente il Capoluogo Palermo e la seconda città per importanza Catania. In quest’ultima è consigliatissimo un giro in Piazza Duomo per ammirare l’iconica Fontana dell’Elefante e una passeggiata in Via Etnea, per osservare l’imponenza del vulcano sopra la città.

L’influsso storico delle dominazioni che hanno solcato questa terra sono ancora visibili, in particolar modo per quanto riguarda la civiltà ellenica. Tra la Valle dei Templi di Agrigento, gli scorci di Selinunte e Segesta e il Teatro di Taormina, non ci sarà affatto da annoiarsi.

Respirare la storia

Una delle escursioni indubbiamente più immersive, che vale la pena sperimentare se vi trovate sull’Isola è quella che conduce nella città di Noto antica e nella vicina cava di Carosello. Dal parco del Monte Alveria, attraverso visite guidate dedicate, è possibile immediatamente scorgere le imponenti mura del centro, costruite attorno al 1500, sopra uno sperone di roccia, che proprio per via della ripidità del territorio e dell’impraticabilità delle vie di comunicazione circostanti, anche a seguito della batosta definitiva comportata dal terremoto del 1693, venne abbandonata definitivamente dai suoi abitanti.

La visita prosegue all’interno del paese antico, dove è possibile raggiungere il Castello Reale, contraddistinto da una facciata realizzata mediante l’impiego di blocchi di pietra calcarea, su commissione del condottiero normanno Giordano d’Altavilla, poi soggetto a numerose modifiche nel corso dei secoli a venire: pensate che durante la fase della dominazione aragonese divenne addirittura un carcere, trasformazione passata ancora oggi evidente date le numerose scritte e i più disparati disegni presenti sulle mura, opera proprio dei detenuti che qui venivano spediti.

Noto antica
Noto antica (Noto-Sicilia.it foto) – www.aerospacecue.it

La meravigliosa cornice naturale

Abbiamo precedentemente menzionato la presenza di una cava, la cava di Carosello, che i locali descrivono come un vero e proprio canyon: si trova sul lato opposto rispetto alla strada che conduce a Noto vecchia e per raggiungere il punto dal quale è possibile ammirarlo per averne una visione più chiara ed affascinante bisogna imboccare necessariamente un sentiero rupestre. La visita nella zona del canyon prosegue tra grotte anticamente utilizzate per la celebrazione del culto dei defunti, secondo le usanze e le tradizioni dell’epoca ellenistica, ossia i celebri “heroa“.

Ad affascinare i visitatori che scelgono di spendere anche solo una giornata all’interno del proprio itinerario per visitare questi splendidi scorci, ancora fin troppo nascosti, sono anche i numerosi reperti storici capaci di trasmettere ad una sola occhiata quello che è stato il passato storico dell’isola nel corso dei secoli, soggetta a numerose dominazioni profondamente distinte tra loro ma capaci di lasciare una macchia indelebile nel territorio dominato. A scriverlo è Balarm News.