Dall’Università di Firenze alla vendita a New York, la storia assurda di un meteorite | Proviene da Marte e il costo è di 5 milioni di dollari

Il meteorite più costoso di sempre (Canva-Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Dallo Spazio profondo all’Italia, prima di essere venduto per fior di milioni. Lo strano corso di un reperto affascinante
La provenienza delle meteoriti è da ricercare il più delle volte all’interno della fascia di asteroidi compresa fra i pianeti Marte e Giove, mentre con meno frequenza le stesse possono giungere direttamente dalla Luna o da Marte.
Datarle risulta molto difficile, ma si stima che le più antiche possano risalire addirittura a 4,5 miliardi di anni fa: stiamo parlando di un periodo storico durante il quale non esisteva nemmeno la Terra stessa.
L’ingresso delle meteoriti all’interno dell’atmosfera avviene sforando velocità pari a diverse decine di km/s, producendo la caratteristica scia luminosa a causa del processo di riscaldamento per attrito, prima di impattare sul suolo, con possibilità di dare origine ad un cratere d’impatto.
La presenza di un simile corpo, o quantomeno di un frammento meteoritico sulla Terra può rivelarsi d’importanza determinante ai fini scientifici, in quanto gli stessi elementi sono ricchi di molecole organiche determinanti nel comprendere informazioni maggiorate circa l’origine della vita e della materia.
Un rilevamento preziosissimo
NWA 16788 è un meteorite contraddistinto da un peso pari a 24,67 chili, caratteristica che lo eleva a elemento proveniente da Marte più grande che sia mai stato presente sulla Terra. Infatti, l’origine di questo corpo, rinvenuto nella porzione del Deserto del Sahara situata nel territorio del Niger, è da ricercarsi proprio nell’affascinante Pianeta Rosso: la sua storia, secondo le ricostruzioni, avrebbe avuto inizio a seguito dell‘impatto di un asteroide di significative dimensioni proprio verso la superficie marziana, portando questo pezzo della sua costituzione ad essere espulso.
Lo stesso avrebbe viaggiato tra spazio e atmosfera terrestre e compiendo un percorso lungo circa 140 milioni di chilometri prima di finire proprio sulla Terra, dove gli esperti cacciatori di meteoriti lo avrebbero poi trovato. Dall’Africa, il passo successivo è stato proprio raggiungere la nostra Italia, a seguito dell’acquisto dello stesso da parte di un gallerista, che lo ha poi messo a disposizione di un team di ricerca proveniente dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
Gli approfondimenti e la vendita
Il gruppo è stato guidato dal docente di Mineralogia presso l’ateneo toscano, Giovanni Pratesi, che ha illustrato come l’origine dello stesso dovesse essere ricercata nel processo di fusione parziale di una “sorgente di mantello marziano arricchito“. La sua struttura è risultata essere prevalentemente composta da materiali quali maskelynite, olivina e pirosseno e, sebbene già nel 2023, anno del suo rinvenimento, le ipotesi formulate dagli esperti circa la sua origine fossero state capaci di trovare riscontro, la convalida definitiva è arrivata soltanto nel corso dell’anno corrente da parte degli esperti del Meteoritical Bulletin.
Si tratta di un reperto unico nel suo genere, considerando come sia in grado di rappresentare addirittura il 6,5% del materiale marziano, nel suo complesso, conosciuto dall’uomo. Nella data dello scorso mercoledì 16 Luglio il meteorite è stato messo all’asta e venduto per esattamente 5 milioni 296 mila dollari, in direzione New York, secondo quanto riportato da Sotheby’s, pur mantenendo due pezzi dello stesso presso l’Università di Firenze, a §