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Verremo tutti salvati da un satellite | Ci osserveremo dallo Spazio: monitorerà tutti i cambiamenti e si interverrà tempestivamente

Un satellite per salvare il Pianeta

Un satellite per salvare il Pianeta (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it

Clima di tensione per gli incerti eventi naturali? Ci penserà questo satellite ad avvertirci. Molte meno preoccupazioni per la comunità

Uno degli aspetti in assoluto prioritari che ciascun satellite dovrà dimostrarsi in grado di svolgere alla perfezione è quello correlato alla qualità delle immagini, considerando che allontanandosi dal punto attenzionato, i dettagli sono destinati ad andare via via dissolvendosi.

Eppure, questo potenziale disagio è riuscito a figurare come sfida vinta alla perfezione dalla comunità astronomica, grazie alla progettazione a alla messa al lavoro di satelliti commerciali capaci di scrutare immagini della Terra con un livello di dettaglio pari a 30 centimetri.

Questi sistemi sono in grado di rivelarsi fondamentali anche data la loro attività incessante e ininterrotta, che si articola senza pausa alcuna per 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno, a meno di guasti o defezioni simili.

Giusto per fornire un cenno storico, sapete che il primo satellite ad esser stato messo in orbita fu lo Sputnik 1? Era il 4 Ottobre 1957 e l’Unione Sovietica dava inizio a quella che sarebbe poi passata alla storia come “Corsa allo Spazio“.

Una fruttuosa collaborazione

L’opera di collaborazione tra NASA e ISRO (Indian Space Research Organisation) porterà alla concretizzazione del lancio di un innovativo satellite, il NISAR, il cui nome risulta essere proprio una crasi tra gli acronimi dei due enti che hanno collaborato a tale missione. La sua spedizione in orbita sarà in grado di rivelarsi fondamentale circa la comprensione dell’essere umano relativa al Pianeta che lo stesso abita, poiché fornirà immagini tridimensionali maggiormente dettagliate della Terra, come mai è stato possibile fare fino ad ora, occupandosi, specificamente, del monitoraggio di tutte le superfici terrestri, oltre a quelle ricoperte di ghiaccio, impegnando le sue funzioni per ben due volte ogni dodici giorni trascorsi.

Il periodo da tenere a mente è quello della fine di Luglio, quando il lancio effettivo del satellite NISAR sarà previsto: lo stesso partità dal Satish Dhawan Space Centre di ISRO a Sriharikota, in India. La sua tecnologia avanguardistica permetterà di inquadrare la Terra con una precisione mai sperimentata sino ad ora, grazie ad un sistema fortemente sofisticato, di cui lo stesso NISAR sarà dotato.

NISAR
NISAR (NASA-Caltech foto) – www.aerospacecue.it

Funzionalità drasticamente innovative

Lo stesso possederà infatti due strumenti radar differenti, ossia un sistema in banda S, la cui fornitura è stata competenza dell’ISROA, e un distinto sistema in banda a L, proveniente invece dalla collaboratrice NASA. Un sistema completo di radar ad apertura sintetica, che lavorando cooperando l’uno con l’altro saranno in grado di inviare segnali capaci di penetrare addirittura la cortina naturale offerta dalle nuvole, indipendentemente dalle condizioni climatiche e metereologiche, sia di giorno, sia di notte.

Per questo l’importanza di NISAR sarà tale da rivoluzionare il mondo dei satelliti, perché le tecnologie montate a bordo garantiranno una capacità di rilevamento assoluta, anche relativamente ad ogni minimo spostamento che avverrà sul terreno, risultando capace di fornire dati cruciali dei quali l’intera comunità sarà in grado di beneficiare; la costante attività di monitoraggio saprà rivelarsi in grado di monitorare e prevedere anche eventi naturali potenzialmente catastrofici, quali terremoti, frane o eruzioni vulcaniche, riuscendo a fornire risposte preventive alle differenti entità e comunità che sulla Terra già si occupano di simili faccende, illustrando i cambiamenti, graduali così come improvvisi, che andranno eventualmente a riguardare ogni svariata superficie terrestre. A fornire informazioni dettagliate a riguardo è il sito ufficiale del JPL NASA.