Luna, scienziati lanciano l’allarme | Si sta allontanando sempre più dalla Terra: le conseguenze saranno tragiche

Terra vista dalla Luna (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
Un allarme che non potrà più essere ignorato. Terra e Luna appaiono sempre più lontane: tutta colpa di un processo irreversibile e inarrestabile
Tra gli aspetti più peculiari del nostro unico satellite naturale, la Luna, c’è la capacità dello stesso di effettuare movimenti simultanei, producendo effetti diretti proprio sul nostro Pianeta Terra. Avete, ad esempio, mai sentito parlare di moto di rivoluzione?
Quando compie questo movimento, il satellite può essere inquadrato mentre orbita intorno al suo Pianeta in senso antiorario, impiegando esattamente la durata di un mese siderale, corrispondente a 27 giorni e 7 ore, per completarlo.
Se, invece, la Luna dovesse cominciare a ruotare su sé stessa, allora potremmo parlare di moto di rotazione, che ha la stessa esatta durata del mese siderale precedentemente citato ed è in grado di provocare una rotazione sincronizzata, facendo sì che la Luna arrivi a mostrare costantemente la propria faccia nei confronti della Terra.
Infine, vale la pena citare anche il moto di traslazione, che corrisponde ad un effettivo movimento di accompagnamento del satellite nei confronti della Terra mentre lo stesso Pianeta compie il proprio moto intorno al Sole, impiegando, perciò, 365 giorni per essere completato.
Il più curioso tra i moti
La Luna si trova correntemente ad effettuare un allontanamento progressivo, in crescita di anno in anno, rispetto al Pianeta Terra. Sono, a seconda delle stime, circa 3,8 i centimetri di distanza che aumentano con il passare dei 12 mesi tra i due corpi, indicando un fenomeno che, proseguendo in modo lento ma irreversibile, potrebbe portare in un futuro remoto, ossia tra centinaia di milioni di anni, a modificare drasticamente il panorama cosmico per come lo conosciamo ad oggi.
I cambiamenti sul breve periodo, ma anche nell’immediato, risultano essere totalmente impercettibili per l’essere umano, ma ciò è destinato a mutare in modo drastico con il passare delle stagioni. Come illustrato dal Primo Ricercatore INAF presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, Mario Giuseppe Guarcello, questa condizione inesorabile è da ricercare direttamente tra le conseguenze prodotte dalle interazioni tra Luna e Terra.
Un processo che ci riguarda fin dall'”alba dei tempi”
A dover essere evidenziata, in particolare, è l’attrazione esercitata dalla Luna nei confronti delle acque terrestri, in grado di causare un movimento angolare dalla Terra alla Luna. Questo processo si ipotizza abbia avuto inizio fin da quando la presenza di fluidi sul Pianeta Terra neppure corrispondeva ad acqua, ma addirittura a lava; un percorso che ha portato ad un progressivo rallentamento anche relativamente al moto di rotazione della Terra, allungando, di fatto, le nostre giornate.
Pensate che il primo a menzionare questo evento fu l’astronomo britannico Georges Darwin all’interno di alcuni suoi lavori datati 1880 e quasi un secolo dopo, negli anni ’60 del 1900, lo stesso fenomeno sarebbe poi stato soggetto a misurazioni, anche attraverso l’articolato programma Apollo, messo in pratica dalla NASA e che permise, nel merito specifico di tale materia, di comprendere dettagliatamente quale fosse la distanza intercorrente tra i due corpi, comprendendo informazioni accresciute circa il processo dell’allontanamento lunare. A scriverlo è Il Fatto Quotidiano