Hubble colpisce ancora | Il telescopio meraviglia tutti: dopo le Galassie si potrà studiare a fondo la materia oscura

Telescopio Spaziale Hubble (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
L’ennesimo grande traguardo raggiunto dalla comunità grazie alle potenzialità del telescopio. Nuove dettagliate informazioni sulla materia oscura!
Entrando nel merito degli strumenti scientifici in assoluto maggiormente in grado di fornire il maggior numero di informazioni e di segnare la più ampia gamma di progressi e passi in avanti nell’ambito aerospaziale, non possiamo esimerci dal menzionare Hubble.
Il Telescopio Spaziale Hubble, la cui dicitura ufficiale risulta essere HST, dall’inglese Hubble Space Telescope è stato lanciato in orbita il 24 Aprile 1990 assieme allo Space Shuttle Discovery, segnando un punto di svolta cruciale nella storia astronomica.
Soltanto per renderci conto di quanto significativo sia stato Hubble per l’intera comunità, pensate che la durata stimata della sua avventura in orbita sarebbe dovuta essere pari a 15 anni, mentre proprio lo scorso mese di Aprile è stato superato il traguardo dei 35.
La sua progettazione è stata congiuntamente affidata a NASA e all’europea ESA, capaci di dare origine ad un telescopio riflettore spaziale capace di raggiungere un’altitudine orbitale media pari a 547 km e offerente un diametro di specchio principale equivalente a 2,4 metri.
Cosa è stato osservato?
L’ultima grande scoperta garantita dal Telescopio è risultata essere quella delle oltre 100 galassie di Abell 209, distanti tra di loro svariati milioni di anni luce e rilevabili attraverso il proprio gas, diffuso a milioni di gradi, esclusivamente procedendo con rilevamenti a raggi X. Le osservazioni effettuate mediante l’impiego di Hubble saranno capaci, a detta della comunità, di rivelarsi determinanti ai fini di confermare o annullare totalmente alcune delle più coraggiose e curiose ipotesi relative al processo di evoluzione dell’Universo. ù
Gli approfondimenti, per così dire, preliminari, hanno già permesso, ad esempio, di confermare il modello ACDM, tenendo conto di come la distribuzione della massa si sia rivelata determinante nella validazione del modello di materia oscura fredda. Inoltre, attraverso il monitoraggio accurato di ammassi, in periodi di tempo differente, sarebbe possibile addirittura condurre misurazioni precise relative al tasso di crescita medio delle strutture cosmiche.
Hubble continua a rivelarsi determinante
Soprattutto, attenzionare opportunamente Abell 209 significa effettuare una mappatura, che possa risultare il più precisa possibile, circa la materia oscura, che come sappiamo non è in grado di emettere né di assorbire alcun tipo di luce, rivelandosi osservabile esclusivamente attraverso la lente gravitazionale. Per procedere ad una mappatura quantomeno “quadrata” relativa alla massa bisogna procedere con una misurazione che si concentri su in quanto tempo e in quale modo le galassie di sfondo siano in grado di deformarsi. In questo modo è stato possibile confermare il modello che vedrebbe l’Universo composto per il 5% di materia, così detta “normale, per il 25% di materia oscura e per il 70% di energia oscura.
Ed è proprio per la sua capacità di risolvere quesiti così complessi e affascinanti che le abilità del Telescopio Hubble appaiano ancora assolutamente imprescindibili per la comunità nella sua interezza. Svariati decenni di dati raccolti, in effetti, non possono affatto finire del dimenticatoio con così tanta facilità, ed è per questo che, nonostante inizialmente l’introduzione del James Webb Space Telescope sembrasse rappresentare la definitiva pensione per Hubble, nella realtà questo passaggio di consegne non si è concretizzato. A riportarlo è Libero.it.