Asteroidi, da oggi ne arriveranno ben cinque | Grandi quanto la Torre di Pisa: per alcuni la NASA ci nasconde qualcosa

Asteroidi minacciano la Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Asteroidi enormi rischiano di raggiungere le immediate vicinanze del Pianeta. Cosa dicono gli esperti? Le preoccupazioni dei cittadini sono fondate?
Al fine di garantire la sicurezza per i pianeti, con particolare riferimento proprio alla Terra, in quanto unico corpo certamente abitato, le istituzioni scientifico-astronomiche si dedicano all’attività di monitoraggio degli asteroidi.
La presenza di questi corpi, che talvolta possono assumere orbite instabili e potenzialmente allarmanti, necessità di essere tenuto sotto controllo, procedendo al calcolo degli eventuali rischi che gli stessi sarebbero in grado di produrre in caso di collisione con i pianeti.
Ad essere maggiormente interessati da questa continua attività sono gli asteroidi classificati come “NEA”, acronimo che sta ad indicare i “Near Earth Asteroids“, ossia proprio quelli che orbitano nelle vicinanze immediate del nostro Pianeta.
Ma chi si occupa di questo delicatissimo compito? Una specifica branca della NASA, ossia il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS), supportata dall‘ESA, che vanta un centro di difesa planetaria sito, tra l’altro, proprio in Italia, più precisamente a Frascati, nel Lazio.
Ospiti sgraditi nei pressi della Terra
L’annuncio della NASA ha spiazzato tutti. A meno di 1.065.385,73 km di distanza dalla Terra, sfiorando il Pianeta da noi abitato, il prossimo 28 Luglio si paleserà un asteroide recentemente avvistato, che già ha cominciato ad allarmare la comunità e gli interessati per via delle sue dimensioni, definite dalla stessa agenzia spaziale a stelle e strisce, analoghe a quelle della Torre di Pisa.
Ma c’è di più, perché secondo quanto racconto dal Jet Propulsion Laboratory, altri due asteroidi contrassegnati da dimensioni comprese tra i 30 e i 60 metri potrebbero a loro volta sfiorare il nostro Pianeta il prossimo giovedì 31 Luglio. Il più minaccioso del gruppo dei cinque attualmente monitorati, tuttavia, resta proprio il primo menzionato, soprattutto per via delle sue dimensioni: parliamo del corpo ribattezzato 2025 OW, una roccia spaziale le cui dimensioni sono comparabili a quelle di un aeroplano di grandi dimensioni, che si ipotizza possa raggiungere all’incirca il distretto appena poco antistante la Luna.
Il grado di potenziale rischio
Malgrado le varie voci circa una preoccupazione crescente, in particolar modo dal punto di vista della popolazione terrestre, NASA ha immediatamente specificato in modo netto ed inequivocabile come 2025 OW, correntemente, non rappresenti alcun fattore di rischio, anche perché anche nel più estremo dei casi in cui dovesse raggiungere l’atmosfera soprastante anche ad un’area del globo densamente popolata, a dispetto delle sue spaventose dimensioni, non arriverebbe a creare disagi ulteriori all’infuori di danni strutturali di lieve entità.
Infatti, gli astronomi si sono spesi ad approfondire la natura di 2025 OW, giungendolo a classificarlo come oggetto “di piccole e medie dimensioni“, il che non può assolutamente condurre il rischio ad elevarsi in modo drastico, come potrebbe avvenire, invece, in presenza di un “distruttore di pianeti”, con potenziali capacità di produrre l’estinzione della nostra Terra. Abbiamo precedentemente ipotizzato lo scenario in assoluto più drastico, quello prevedente l’ingresso nell’atmosfera, ma la realtà è che spesso asteroidi come 2025 OW non siano in grado nemmeno di raggiungere la superficie terrestre, esplodendo principalmente, proprio nell’atmosfera. A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano.