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Luna, la Cina ancora un passo avanti rispetto al mondo | Scoperto come dare acqua agli astronauti dalla polvere del nostro satellite

Missione lunare

Missione lunare (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Gli scienziati cinesi hanno capire come sfruttare l’acqua presente sul suolo lunare. Darà sollievo agli astronauti.

Negli ultimi anni, la Cina ha fatto grandi passi avanti nella corsa allo spazio, diventando una delle nazioni più attive e ambiziose nell’esplorazione lunare. L’Agenzia Spaziale Cinese ha investito risorse considerevoli per sviluppare missioni sofisticate, con l’obiettivo non solo di studiare la superficie lunare, ma anche di porre le basi per una futura presenza permanente.

Un esempio concreto è rappresentato dalla missione Chang’e-4, che nel 2019 è diventata la prima sonda a atterrare sul lato nascosto della Luna, un’impresa mai realizzata prima da nessun altro Paese. La strategia cinese non si limita alle esplorazioni robotiche.

Pechino ha annunciato piani ambiziosi per inviare esseri umani sulla Luna entro il 2030 e sta lavorando alla costruzione di una stazione lunare internazionale in collaborazione con la Russia. Queste iniziative si inseriscono in un contesto geopolitico più ampio, dove la conquista dello spazio non è solo una questione scientifica, ma anche di prestigio e influenza globale.

Gli studi cinesi sulla Luna contribuiscono significativamente alla comprensione della geologia lunare, dell’acqua presente nei poli e delle possibilità di sfruttamento delle risorse, come l’elio-3, una potenziale fonte di energia pulita. La presenza cinese sulla Luna, quindi, non è solo una sfida tecnologica, ma un passo strategico verso il futuro dell’umanità nello spazio.

L’indipendenza teconolgica cinese

Un altro aspetto interessante riguarda la crescente indipendenza tecnologica della Cina nel settore spaziale. A differenza di molte nazioni che collaborano con NASA o ESA, la Cina ha sviluppato in autonomia gran parte dei suoi veicoli spaziali, razzi e sistemi di comunicazione.

Questo le consente di portare avanti le proprie missioni senza vincoli esterni e di costruire un proprio ecosistema spaziale. Inoltre, la raccolta di campioni lunari, come avvenuto con la missione Chang’e-5 nel 2020, ha fornito materiale prezioso per gli scienziati cinesi, che stanno contribuendo alla ricerca internazionale sull’origine e l’evoluzione della Luna.

Missione cinese
Missione cinese (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La scoperta sulla Luna

Come riportato su tomshw.it, questa innovativa scoperta cinese rappresenta un significativo passo avanti verso la realizzazione di missioni spaziali più sostenibili. Il fatto che sia possibile ottenere acqua e ossigeno utilizzando il suolo lunare e l’anidride carbonica prodotta dagli stessi astronauti apre scenari inediti per la creazione di basi permanenti sul nostro satellite. In un contesto dove trasportare risorse dalla Terra è estremamente costoso e logisticamente complesso, la possibilità di produrre in loco ciò che serve per la sopravvivenza degli equipaggi.

Restano da affrontare importanti sfide tecniche prima che il processo possa essere adottato su larga scala. L’adattamento del reattore solare alle condizioni estreme della Luna, la disponibilità variabile della regolite adatta e la gestione dei flussi di CO₂ rappresentano solo alcuni degli ostacoli.