Aerei, quando prenoti occhio al prezzo | C’è un costo nascosto che nessuno ti dice: le Compagnie rincarano la dose

Volo aereo e supplementi (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
In molti omettono questo dettaglio: è in realtà fondamentale per le tasche di ciascun viaggiatore. E’ la mano “di ferro” delle compagnie aeree
Quando si accede ad un servizio di volo aereo è fondamentale rispettare le regole indicate, che variano a discrezione della compagnia di volo alla quale ci si è affidati, anche esistono alcune precise direzioni armonizzate, valide in via generale.
Se ci si affida, ad esempio, ad una compagnia aerea low-cost, il bagaglio a mano è incluso nel prezzo del servizio a patto che lo stesso rispetti le misure generalizzate, corrispondenti ad un massimo di 40x20x25 cm.
Inoltre, ci sarà la possibilità di aggiungere, pagando una tariffa extra, un bagaglio a mano di dimensioni maggiori agli zaini o borse generalmente inclusi, corrispondente all’incirca ad un trolley, oltre ad un bagaglio da stiva fino a 23 kg, con tariffe variabili a seconda del peso.
Quando, invece, si opta per un volo di linea, affidandosi ad una compagnia di bandiera, la possibilità di imbarcare un bagaglio a mano anche di dimensioni importanti, oltre ad un piccolo accessorio personale, è inclusa, ma anche il bagaglio da stiva fino a 23 kg risulta essere spesso incluso nel prezzo del servizio.
Passeggeri senza pace
Un’indagine condotta da Altroconsumo ha messo in evidenza come, nonostante gli sforzi da parte dei viaggiatori di ricercare le sistemazioni più economiche e vantaggiose possibili circa i voli aerei, la realtà che gli stessi si trovano a dover fronteggiare risulta essere ben diversa: un salatissimo supplemento, causato dal bagaglio a mano che, molto frequentemente, non risulta essere decisamente in linea con le misure massime disposte dalla compagnia di viaggio, con il rischio per i consumatori di dover sborsare fino a 100 euro, senza precedentemente poter nemmeno ponderare la spesa.
Stando proprio ai dati riportati a seguito della conclusione dell’indagine, corrisponderebbe al 54% la percentuale di passeggeri italiani vittima di una circostanza simile, correlata ad un supplemento obbligato dalla necessità di imbarcare il proprio bagaglio a mano: un numero di viaggiatori spaventoso, considerando di come si faccia riferimento esclusivamente agli ultimi 24 mesi. Nello specifico, il 38% degli stessi si è trovato costretto ad imbarcare in stiva il proprio trolley, data l’insufficienza di spazio per condurlo comodamente con sé a bordo, mentre il 19% ha dovuto sborsare un supplemento. Niente a che vedere, comunque, con il 9%, costretto a subire delle penali proprio dato il superamento del peso o delle dimensioni del proprio bagaglio a mano, o ancor peggio, al restante 2% che ha perso in maniera definitiva lo stesso.
L’aspetto più controverso
Ovviamente sui siti delle compagnie, dove è possibile prenotare il servizio di volo aereo, vengono illustrate le dimensioni massime raggiungibili per un “secondo oggetto” da condurre a bordo con sé, ma relativamente a supplementi o sanzioni, a detta degli stessi passeggeri, non esistono spiegazioni esaustive.
Inoltre, al momento della sanzione la maggior parte dei soggetti accettano senza battere ciglio, non avendo informazioni circa la possibilità di procedere con un reclamo, nel caso in cui l’addebito comminatogli dovesse risultare ingiustificato. Ed è anche per questo, tra gli altri motivi, che il Parlamento Europeo si trova correntemente a discutere una concreta revisione del Regolamento 261/2004, che inquadrerebbe una proposta volta ad uniformare le regole tra le varie compagnie aeree, evitando che si proceda con pratiche definite scorrette. Lo scrive Panorama.