Alieni, una popolazione “piccola” si trova sulla Luna | Hanno trovato la vita: è ben nascosta sulle rive dell’Oceano

Luna e Alieno (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
L’elemento di svolta per i cacciatori di fantasmi potrebbe già trovarsi sotto il loro naso? Massima attenzione a questi indicatori
Sono numerosi gli appassionati, ma soprattutto gli addetti ai lavori che concentrano i propri sforzi e le proprie risorse in ricerche che possano potenzialmente condurre alla scoperta di civiltà aliene popolanti le regioni più nascoste del nostro Universo e, perché no, addirittura del nostro Sistema Solare.
Pensate che l’argomento è divenuto talmente frequente all’interno del dibattito, anche pseudoscientifico, tanto da condurre alcune delle agenzie spaziali nazionali ed internazionali più influenti del globo a destinare una specifica branca delle stesse all’analisi degli indizi apparentemente riconducibili a forme di vita sconosciute, come segnali radio.
Questi enti prendono in considerazione anche le eventuali segnalazioni provenienti da investigatori indipendenti, che possono mobilitarsi al fine di raccogliere prove dirette, basate sulla propria esperienza, o approfondire gli indizi già diffusi da terzi soggetti, al fine di conclamarne la veridicità.
Ovviamente, a maggior ragione con la diffusione dei mezzi di informazione digitali su scala globale, non è affatto raro incorrere in prove apparentemente schiaccianti che però, a seguito di un’occhiata più attenta, sono addirittura capaci di rivelarsi bufale indubbie.
Delle caratteristiche uniche
La luna potrebbe davvero accogliere forme di vite aliene? Una ricerca condotta dall’Università dell’Arizona indica che un preciso luogo, caratterizzato da una serie di fiumi e laghi ricchi di metano liquido e dune di sabbia, sarebbe addirittura in grado di superare, riprendendo il virgolettato degli esperti, “qualche chilo di biomassa”.
Antonin Affholder, della University of Arizona, ha sottolineato come lo studio correntemente in atto inquadrerebbe il satellite come meta unica per caratteristiche rispetto a tutte le altre lune del Sistema Solare, per via della presenza di un contenuto organico particolarmente predominante. Sotto il suo oceano di metano, contraddistinto da una profondità pari ad oltre 480 km, sarebbe addirittura in grado di ospitare forme di vita, che trarrebbero nutrimento proprio da tale materiale organico.
Come riesce a sostenersi la vita “aliena”‘?
Non immaginateveli come dei veri e propri extraterrestri ambulanti, che tentano di comunicare con la specie umana nel loro incomprensibile linguaggio; parliamo più di una vita “semplice e microscopica”, ma dal punto di vista dei ricercatori scientifici già questa rappresenta una vittoria totale. La popolazione di vita microbica, nello specifico, potrebbe nascondersi direttamente sulla superficie di Titano, tra le più espanse lune saturnine, dove i “cacciatori di alieni” sperano di trovare riscontri concreti.
Nello specifico, è stato ipotizzato che queste forme di vita stiano fruendo di un processo che sulla Terra risulta essere perfettamente appurato e conosciuto, quasi ordinario. Stiamo parlando della fermentazione, che richiede la presenza di molecole organiche, facendo tranquillamente a meno dell’ossigeno e che sul nostro Pianeta viene utilizzato esclusivamente nell’ambito della produzione, ad esempio, di birra o pasta madre. A scriverlo è il quotidiano britannico The Sun.