Scoperta una nuova Terra | Finalmente potremo fuggire via da qui: l’unico problema sarà la durata della nostra vita

Scoperta una nuova Terra? (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un Pianeta di riserva è davvero possibile da scovare? Potrebbe rivelarsi la nostra salvezza, ma vale la pena considerare anche il “rovescio della medaglia”
Il nostro Pianeta risulta essere l’unico pienamente abitabile per via di una combinazione di fattori che rendono possibile la sopravvivenza degli esseri viventi; gli stessi fattori che gli scienziati ricercano in modo forsennato in ulteriori corpi siti nel Sistema Solare, ma anche esternamente allo stesso.
Nello specifico, ad essere ricercati sono principalmente la presenza di acqua liquida, di una temperatura superficiale ideale allo sviluppo delle forme di vita, nonché di un campo magnetico in grado di proteggere gli abitanti del Pianeta, ad esempio, dalle particelle solari dirette.
Opportuno attenzionare anche l’atmosfera, che dovrebbe presentare una composizione di gas sufficiente ad originare un effetto serra, a sua volta indispensabile nel trattenimento del calore e del conseguente mantenimento della temperatura superficiale su livelli adeguati, pari a circa 15°C.
La già citata presenza dell’acqua allo stato liquido, ovviamente indispensabile, si ricollega direttamente al ciclo dell’acqua, che deve risultare incessante e attivo su un determinato corpo per “abilitarlo” ad ospitare forme di vita di ogni genere.
Una sorprendente scoperta
Le osservazioni recentemente condotte grazie all’impiego del James Webb Space Telescope, ma soprattutto del Transiting Exoplanet Survey Satellite, hanno condotto alla scoperta di un esopianeta, probabilmente neonato, capace di catturare l’attenzione degli studiosi per via della sua capacità di ripulire attivamente la sua orbita dalla presenza di polvere.
Lo studio dal titolo “An Earth-Sized Planet in a 5.4h Orbit Around a Nearby K dwarf” racconta della presenza di un nuovo esopianeta, scoperto proprio recentemente, che possiede dimensioni analoghe a quelle della nostra Terra, seppur di fronte ad un periodo orbitale significativamente ridotto, denominato TOI-2431 b, per via della presenza della vicina stella TOI-2431, attorno alla quale la “Terra” compie la propria orbita.
Caratteristiche insolite
Stiamo parlando di una stella contraddistinta da una luminosità inferiore rispetto a quella del Sole, oltre che da una maggiore “freddezza”, dato che la stessa può essere classificata come stella di tipo K7V, distante circa 117 anni luce dalla nostra Terra. Correntemente, l’esopianeta compie un’orbita intorno alla propria stella madre dalla durata di circa 5 ore e 22 minuti; caratteristica che, se confermata definitivamente, condurrebbe il pianeta a figurare tra quelli contraddistinti dal periodo orbitale in assoluto più rapidi conosciuti.
Tuttavia, sebbene le speranze iniziali fossero proficue, la presenza di vita sulle superficie parrebbe essere un’opzione da scartare. Per comprendere più affondo le caratteristiche del Pianeta, nonché i vari elementi superficiali e i dettagli circa la sua atmosfera, si auspica la possibilità di procedere con osservazioni mediante l’impiego del James Webb. A scriverlo è HW Upgrade.