Svelato un esperimento segreto degli Stati Uniti d’America | Avevano ragione tutti: stanno manipolando il meteo sulla Terra

Fulmine colpisce una casa (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un programma poco trasparente riaccende i timori sulla manipolazione climatica globale: ecco cosa è successo.
Negli ultimi tempi, l’idea di mettere mano al clima non è più solo roba da romanzi distopici o teorie bizzarre. Sempre più spesso se ne parla con toni seri, quasi istituzionali. Ci si chiede, insomma, se l’uomo possa davvero “aggiustare” il tempo. La cosa preoccupa parecchi, anche perché non si sa bene dove potrebbero portarci questi tentativi.
Il punto è che non si tratta solo di scienza. Dietro certi esperimenti c’è una rete intricata di decisioni, soldi e tanta opacità. Alcune ricerche avanzano così, in sordina, lontano dai riflettori e senza grandi consultazioni. E questo crea una certa tensione. Chi controlla questi progetti? E soprattutto: chi ne paga le conseguenze se qualcosa va storto?
Capita allora che anche iniziative con finalità teoricamente ambientali, nel momento in cui iniziano a toccare l’atmosfera – cioè il cielo sopra le nostre teste – facciano venire più di un dubbio. Soprattutto quando si scopre che i dettagli vengono tenuti nascosti apposta. In certi casi, come vedremo, proprio per “non spaventare la gente”. Scusate, ma se c’è da spaventarsi, non è meglio sapere?
La questione, poi, è globale. Chi ha l’autorità di decidere se raffreddare la Terra o meno? Perché un esperimento, magari in silenzio, potrebbe avere effetti ovunque. Ed è proprio questo il problema: modificare il cielo sopra una nazione potrebbe significare cambiare il clima in un’altra. Con tutte le tensioni del caso.
Ombre su un progetto discusso in silenzio
E infatti qualcosa è venuto fuori. Come riporta Everyeye, un gruppo di ricerca legato all’Università di Washington, assieme all’organizzazione SilverLining e al centro SRI International, avrebbe portato avanti in segreto un test al largo delle coste del Pacifico. Il progetto, noto come marine cloud brightening, puntava a “schiarire” le nuvole marine per riflettere parte dei raggi solari. Detto così sembra quasi semplice: spruzzare nell’aria acqua salata, e abbassare la temperatura terrestre.
Ma il nodo, come spesso accade, sta nella trasparenza. Anzi, nella mancanza di. Pare che i responsabili abbiano evitato di coinvolgere le autorità locali o informare il pubblico. Una mail interna parlava chiaramente di evitare di “spaventarli troppo”. Insomma, una scelta voluta per tenere tutto il più possibile sotto traccia. Il che, come potete immaginare, non è stato preso benissimo.
Quello che nessuno doveva sapere
Il test, costato milioni, avrebbe potuto – anzi, secondo i documenti ufficiali del 2023, avrebbe dovuto – produrre effetti visibili persino dai satelliti. Un impatto notevole, insomma. Il primo esperimento operativo era stato programmato per il 2024, su una vecchia portaerei ancorata ad Alameda, in California. Ma il consiglio comunale locale, appena ne ha discusso, ha bloccato tutto in meno di mezz’ora. Le fasi successive avrebbero coinvolto un’area grande quanto Porto Rico. Niente di piccolo, insomma.
La climatologa Sarah Doherty, responsabile del programma, ha provato a mettere le mani avanti: “Non vogliamo cambiare il clima, facciamo solo ricerca”, ha detto. Ma i documenti raccontano una storia un po’ diversa, secondo molti. Si parla di test futuri e di piani che andavano ben oltre quello iniziale. Il Dipartimento dell’Energia USA ha ammesso di aver finanziato il progetto, ma ha negato qualsiasi coinvolgimento nella spruzzatura di aerosol. Tuttavia, per tanti il sospetto resta.