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Spazio, stupore dopo l’esplosione | Hanno assistito a qualcosa di sorprendente e raccapricciante: un buco nero pericolosissimo

Black hole

Black hole (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un buco nero nato da un’esplosione enorme è quello che è stato avvistato dagli scienziati. Ecco cosa è accaduto nello spazio.

I buchi neri sono tra gli oggetti più misteriosi e affascinanti dell’universo. Si formano quando una stella molto grande, alla fine della sua vita, collassa sotto la propria gravità dopo aver esaurito il combustibile nucleare. Questo collasso porta a una concentrazione di massa talmente elevata da generare un campo gravitazionale fortissimo.

Il confine oltre il quale non è più possibile tornare indietro viene chiamato “orizzonte degli eventi”. L’esistenza dei buchi neri è stata prevista dalle teorie di Albert Einstein, ma solo negli ultimi decenni si sono avute prove concrete grazie alle osservazioni astronomiche.

Essi non sono “buchi” nel senso comune, bensì regioni dello spazio-tempo estremamente dense. Possono variare di dimensioni: alcuni sono piccoli come una città, altri milioni di volte più massicci del nostro Sole. Questi ultimi, chiamati buchi neri supermassicci, si trovano spesso al centro delle galassie, compresa la Via Lattea.

I buchi neri influenzano fortemente ciò che li circonda, attirando gas, polveri e stelle con la loro immensa gravità. Quando la materia cade verso di loro, si riscalda e produce radiazioni molto intense, che gli astronomi riescono a rilevare. 

Studiare i buchi neri

Studiare questi oggetti ci permette di capire meglio le leggi fondamentali della fisica e i segreti dell’universo. Un aspetto affascinante dei buchi neri è il fenomeno dell’“evaporazione” teorizzato da Stephen Hawking. Secondo la sua teoria, i buchi neri non sono completamente “eterni”, ma rilasciano una forma di radiazione, detta radiazione di Hawking, che lentamente li fa perdere massa fino a scomparire.

Sebbene questo processo sia estremamente lento e difficile da osservare, apre nuove prospettive sul destino finale dei buchi neri e sulla connessione tra meccanica quantistica e relatività generale. Questa scoperta ha rivoluzionato la fisica moderna, suggerendo che anche i buchi neri, considerati simboli di distruzione, possono avere una “vita” e una fine.

Buco nero
Buco nero (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Cosa hanno visto

Come riportato su thesun.co.uk, gli scienziati di Yale hanno osservato per la prima volta la nascita di un buco nero supermassiccio. L’evento è stato individuato nella galassia “Infinity”, situata a 8,3 milioni di anni luce, dove tre buchi neri supermassicci sono visibili mentre due galassie collidono. Il nuovo buco nero si trova nel nucleo al centro dell’area di collisione, suggerendo un fenomeno mai osservato prima.

La teoria dei “light seeds” ipotizza che i supermassicci derivino dalla fusione di piccoli buchi neri nati dal collasso di stelle, ma alcuni di questi oggetti sembrano troppo antichi per supportare questa ipotesi. Per questo, sempre più astronomi appoggiano la teoria dei “heavy seeds”, secondo cui enormi nubi di gas possono collassare direttamente formando buchi neri di grande massa.