Alieni, è giunto il momento che gli Usa facciano chiarezza | Troppo segreti da svelare prima che accada la catastrofe

Donald Trump e alieni (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Il tempo stringe e l’America tace: troppi segreti, poche risposte e il rischio concreto che il mistero sugli UFO esploda senza controllo.
Il discorso sugli UFO funziona più o meno così: pieno di sospetti, mezze frasi e documenti che restano nascosti. Ormai siamo abituati a convivere con questa nebbia di non-dette, ma la pazienza sta finendo. E con i mezzi che abbiamo oggi – smartphone, social, dirette – basta un niente per far scoppiare tutto.
Negli Stati Uniti, poi, la questione ha preso anche una piega… politica, diciamola così. Candidati e funzionari che prima promettono trasparenza, poi – puff – spariscono nel nulla quando salgono al potere. Una strategia? Forse. O forse semplicemente non sanno davvero come affrontare una verità troppo scomoda da ammettere. Il problema, però, è che questa incertezza alimenta sempre più tensione.
La cultura pop ci ha messo del suo. Dalle serie TV agli articoli di giornale, ogni elemento che riguarda gli oggetti volanti non identificati è diventato parte dell’immaginario collettivo. Però, per quanto ne parli la fantasia, c’è ancora chi aspetta qualcosa di ufficiale. Non basta un trailer o una foto sfocata, serve una voce autorevole che dica: sì, è tutto vero.
Anche nel Regno Unito qualcuno si è stancato di aspettare. Ex poliziotti, ex analisti, ex tutto – insomma, gente che ha visto cose – stanno iniziando a parlare. Non per vendere libri, ma perché credono che il tempo stia per scadere. Perché a forza di rimandare, si rischia che la verità venga fuori nel modo peggiore possibile.
L’attesa logora chi (non) decide
Tra le voci che stanno diventando impossibili da ignorare c’è quella di Gary Heseltine, che prima faceva il detective e ora gira il mondo parlando di UFO. In un’intervista raccolta da The Sun, ha detto chiaro e tondo che Donald Trump deve rompere il silenzio. Secondo lui, aspettare ancora significa rischiare che tutto venga fuori nel peggiore dei modi.
Heseltine pensa che siamo vicinissimi a un punto di non ritorno. Con guerre in corso, tensioni internazionali e social media pronti a esplodere al primo video virale, non è più possibile “controllare la narrativa”. Se succede qualcosa – tipo un avvistamento grosso e filmato bene – la notizia farà il giro del mondo prima che le autorità riescano anche solo a reagire. E lì sì che saranno guai, secondo lui.
Una pellicola, un trailer… e forse un terremoto
Il punto centrale è un documentario, “The Age of Disclosure”. Un film che, a detta di molti, potrebbe cambiare tutto. Ci sono dentro le testimonianze di 34 persone importanti, gente come Marco Rubio, oggi Segretario di Stato USA, e l’ex capo della CIA John Ratcliffe. Nel trailer (che già fa discutere) un certo Jay Stratton – che guidava la UAP Task Force – afferma di aver visto veicoli NHI e persino corpi non umani.
E non finisce lì. Due scienziati, Hal Puthoff ed Eric Davis – gente che su questi temi lavora da decenni – hanno finalmente deciso di parlare. Davis ha persino detto, in un evento al Congresso, che esistono quattro razze aliene diverse. Greys, Rettiliani, Mantidi e Nordici. Sembrano nomi usciti da un videogioco, ma a quanto pare no. È tutto molto reale. O almeno… così dicono loro.