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La Cina viaggia indisturbata alla scoperta dello Spazio | La sua mappa è la più dettagliata: la NASA può solo impallidire

Passo avanti della Cina

Passo avanti della Cina (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Lo straordinario progresso porta la firma degli scienziati cinesi. Grazie a loro è stato possibile migliorare drasticamente i dati disponibili

La Cina si è resa uno dei protagonisti indiscussi nell’ambito non soltanto astronomico, ma anche aerospaziale, ergendosi a punto di riferimento assoluto relativo allo sviluppo di sistemi e modelli ulteriormente sofisticati.

Sembra strano immaginarselo oggi, considerando come fino a soli trent’anni fa Pechino non si era mai rivelata capace di svolgere un ruolo così determinante in questo significativo scenario.

Pensate soltanto che nel corso della Guerra Fredda, la Repubblica Popolare Cinese si era limitata a svolgere un ruolo da “comprimaria”, alle spalle della ben più corazzata Unione Sovietica, eleggendo, per chiari motivi geopolitici, comunque uno schieramento anti statunitense.

Le scintille con Washington sono proseguite sino ad oggi, con l’odierno scenario che pone contrapposte, una di fronte all’altra, la nota agenzia governativa a stelle e strisce NASA con la CNSA, che si occupa della gestione proprio dei programmi spaziali cinesi.

Una nuova frontiera è stata superata

L’opera di un gruppo di ricercatori cinesi ha permesso lo sviluppo di un’intelligenza artificiale il cui potenziale si è rivelato determinante nell’ambito della classificazione di circa 27 milioni di oggetti celesti, classificandosi come uno degli strumenti in assoluto più affidabili in grado di procedere all’identificazione degli oggetti cosmici, andando a scalzare addirittura la tecnica della spettroscopia, che a dispetto della netta precisione, impiegava un tempo eccessivo per raggiungere l’obiettivo predisposto.

La realtà è che con la stragrande maggioranza degli strumenti, anche quelli più sofisticati, i vari corpi astronomici, corrispondano questi ad una stella, ad un quasar o ad una galassia, appaiono fondamentalmente non in grado di distinguerli, in quanto corrispondenti a semplici puntini luminosi, costituendo un’enorme limitazione alla loro classificazione. E’ proprio su tale necessità che si fonda il progetto abilmente portato avanti da un gruppo di esperti degli Osservatori dello Yunnan. Ma in che cosa consiste?

Mappa del Cosmo
Mappa del Cosmo (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Risvolti sorprendenti

Stiamo parlando di una rete neutrale in grado di analizzare, anche contemporaneamente, due tipologie di informazioni profondamente distinte per ciascun oggetto attenzionato: da una parte l’impronta luminosa, ossia la distribuzione spettrale di energia, dall’altra le caratteristiche morfologiche, migliorando l’accuratezza complessiva nel processo di classificazione proprio grazie all’impiego dell’IA. Questo stesso modello si fonda su un ricco catalogo includente una folta serie di fonti astronomiche già perfettamente in grado di essere confermate, derivanti dai lavori condotti dalla Sloan Digital Sky Survey.

Gli scienziati hanno proceduto con l’indicazione diretta all’intelligenza artificiale di passare in rassegna un’ampia regione celeste, con comando preciso di concentrarsi esclusivamente sugli oggetti presentanti una magnitudine pari esclusivamente a r=23, in modo da comprovare l’effettiva affidabilità del sistema messo a punto. La percentuale di identificazioni corrette che l’IA è riuscita ad accumulare supera abbondantemente il 99,7%, dimostrando una precisione fuori dal comune anche nell’individuazione e nella correzione di errori di classificazione precedentemente avvenuti, annotati all’interno dei cataloghi, spingendosi dunque oltre a quello che era stato il compito richiestogli. Lo scrive IOP Science.