Marte, questo razzo mette i brividi | In soli 90 giorni si andrà sul Pianeta Rosso: la velocità è da record

Future missioni verso Marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un motore nucleare potrebbe rivoluzionare i viaggi spaziali accorciando drasticamente i tempi verso il Pianeta Rosso.
Negli ultimi anni Marte è diventato una vera fissazione. Lo si vede ovunque: nei libri, nei film, nei discorsi di scienziati e visionari. È un po’ come il nuovo “sogno americano”… solo che stavolta si vola ben oltre l’oceano. E quando si parla di missioni spaziali, anche il più piccolo passo in avanti riesce a scatenare entusiasmo e una quantità infinita di domande.
Uno dei nodi principali da sciogliere, però, è sempre lo stesso: quanto tempo serve per arrivarci? Restare mesi interi nello spazio non è affatto semplice. Non solo per il corpo, ma anche per la testa. Più il viaggio si allunga, più servono risorse, precauzioni, sistemi di sicurezza. Quindi, trovare un modo per abbreviare questi tempi è diventata quasi un’ossessione, oltre che una necessità.
Da un po’ di tempo a questa parte, le grandi agenzie non sono più le uniche protagoniste. Start-up e piccoli team di ingegneri stanno entrando nel gioco con idee fuori dagli schemi. Alcuni si sono messi in testa di puntare su energie diverse, alternative a quella chimica tradizionale. L’obiettivo è ambizioso: razzi più veloci, efficienti e anche più economici (forse).
Anche in Europa si comincia a guardare oltre le solite soluzioni. La direzione sembra chiara: abbandonare gradualmente i metodi vecchio stile e puntare tutto su forme di propulsione più avanzate. È qui che entra in scena un progetto che potrebbe cambiare davvero le regole del gioco.
Una corsa contro il tempo (e la fisica)
Se tutto filerà liscio il primo modello funzionante potrebbe vedere la luce nel giro di quattro o cinque anni. Si parla di una velocità pazzesca, tra 341.000 e 804.000 km/h. In confronto, i razzi attuali sembrerebbero… boh, lenti. Con un’accelerazione così, il viaggio verso Marte diventerebbe molto più gestibile, anche per equipaggi umani.
Il progetto non è economico: il costo stimato si aggira intorno ai 70 milioni di dollari. Ma c’è già un piano: lanciare questi razzi nello spazio per farli agganciare a navicelle già in orbita. Se funziona davvero, potrebbe segnare un nuovo inizio per le missioni nel Sistema Solare. E sì, forse stavolta Marte non è poi così lontano.
Una spinta che non ti aspetti
È stata appena presentata un’iniziativa che ha già fatto parlare parecchio, come riporta ecografiaclinica.it. Si tratta di un razzo, chiamato Sunbird, sviluppato dalla startup britannica Pulsar Fusion insieme all’agenzia spaziale del Regno Unito. La cosa interessante — anzi, incredibile — è che questo razzo sfrutterà un motore nucleare per raggiungere velocità mai viste prima.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda Pulsar Fusion, il Sunbird potrebbe impiegare solo 90 giorni per raggiungere Marte. Un’enormità se si pensa che oggi servono dai sette ai nove mesi. Il primo test in orbita è fissato per il 2027. Non sarà un lancio completo, ma un esperimento preliminare per capire se la tecnologia regge davvero.