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Area 51, hanno inventato un sacco di frottole | Altro che alieni: gli USA ci hanno nascosto sperimentazioni di armi super distruttive

Un segreto sconvolgente

Un segreto sconvolgente (Canva-Pexels foto) - www.aerospacecue.it

Misteriosa ed inaccessibile, porta al suo interno una mole interminabile di segreti. E se quanto fosse fuoriuscito non corrispondesse a verità?

L’Area 51 è nota per essere uno dei luoghi in assoluto più affascinanti del Pianeta, in merito alla quale sono da sempre circolate voci che vedessero la presenza, al suo interno, di segreti inconfessabili alla specie umana, contribuendone ad aumentare l’aura di mistero.

Ufficialmente si tratta di una base militare segreta che si situa in una zona degli Stati Uniti d’America fondamentalmente disabitata, corrispondente al pieno Deserto del Nevada, 135 km nord dalla ben più nota località di Las Vegas.

La dicitura ufficiale con la quale la US Air Force è abituata ad indicarla risulta essere “Groom Lake“, o meno usualmente “Homey Airport“. Non è dato a nessun cittadino al di fuori dei suoi funzionari, nonché del Governo statunitense, conoscere quanto avvenga all’interno del suo perimetro.

Numerose possibilità si sono succedute nel corso dei decenni, come che al suo interno siano stati sviluppati test militari segreti, tecnologie belliche avanzatissime e sistemi di guerra elettronica, fino allo scenario che vedrebbe la conservazione al suo interno di prove certe circa l’esistenza degli alieni.

Una serie di false informazioni?

Un’indagine condotta dal Wall Street Journal ha portato ad ipotizzare una probabilità che vedrebbe la diffusione di indiscrezioni direttamente da parte del Dipartimento della Difesa statunitense circa la possibilità che l’Area 51 ospiti o abbia davvero ospitato elementi alieni, come informazioni fasulle, non basate su prove concrete, ma emanate con lo scopo unico di depistare ed insabbiare le reali attività della base. Ciò significa, in parole più sintetiche, che i numerosi complotti circa l‘esistenza degli UFO, nonché della già avvenuta visita aliena sulla Terra siano state nient’altro che voci teoriche messe in circolazione proprio dal Pentagono stesso.

Tutto parte ormai da quarant’anni addietro, quando un colonnello in servizio presso l’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America si presentò in un bar non troppo distante dall’effettivo sito dell’Area 51, diffondendo una serie di foto inquadranti dei veri e propri dischi volanti siti all’interno della base segreta, alimentando la diffusione della leggenda secondo cui l’esercito americano fosse all’opera per testare tale tecnologia. A distanza di quattro decenni, come detto, l’ex ufficiale ormai pensionato ammise pubblicamente, all’attenzione degli investigatori del Pentagono, di aver ricevuto l’incarico specifico da parte delle alte sfere della politica a stelle e strisce di diffondere questa voce al fine di insabbiare quelle che erano le effettive attività praticate all’interno della base.

Area 51 vista dall'alto
Area 51 vista dall’alto (NASA foto) – www.aerospacecue.it

Seguiranno ulteriori indagini

A questo punto, la realtà restituita dall’analisi effettuata proprio dal Wall Street relativamente ad un rapporto fornito dal Dipartimento della Difesa, datato 2024, è che l’Area 51 sia stata utilizzata dal governo americano per portare avanti programmi e sviluppare armamenti bellici assolutamente avanzati, tra i quali l’aereo da guerra F-117 Nighthawk, primo “stealth” nella storia dell’aeronautica. Il Pentagono, infatti, ha confermato che a partire da ottant’anni orsono, giungendo sino ad oggi, non sono mai esistite prove di alcun genere che potessero testimoniare la presenza di una civiltà aliena, tantomeno direttamente sulla nostra Terra; d’altra parte, però, lo stesso nega categoricamente la possibilità di tentato insabbiamento.

Andando ad esaminare le parole della portavoce del Dipartimento della Difesa, Sue Gough, la situazione appare probabilmente più chiara: la stessa ha ammesso nell’ambito dell’inchiesta condotta dal WSJ che effettivamente la pubblicazione dei risultati dell’AARO nella loro interezza non sia ancora venuta, ma di come il dipartimento, entro la fine dell’anno, mostrerà all’intera cittadinanza il proprio impegno nella pubblicazione di un ulteriore rapporto, che andrà ad includere le conclusioni dell’AARO circa la probabilità che, effettivamente, le voci circolate fossero frutto di tentativi di “distrazione” e che i materiali audiovisivi fossero stati ritoccati.