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Dallo Spazio un bagliore improvviso | È stata un’esplosione assurda: scienziati non credono ai loro occhi

Bagliore nel cielo

Bagliore nel cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

E’ comparso da un momento all’altro e ha lasciato tutti di stucco. Gli scienziati sono ancora alla ricerca della causa scatenante

Osservare un bagliore nel cielo in modo totalmente improvviso, può essere una manifestazione non così inusuale come si potrebbe pensare; ma la particolarità risiede proprio nel fatto che ogni minimo evento porta con sé una storia unica.

Infatti, appare realmente complesso interpretarne l’origine, basandosi su elementi quali il posizionamento, la fascia oraria, le caratteristiche e le circostanze in cui l’avvenimento di tale spettacolo si materializza.

Le più frequenti cause corrispondenti alle manifestazioni sono da ricercare nelle meteore, che corrispondono a scie luminose, dalla durata di pochi secondi, causate da frammenti che entrano all’interno dell’atmosfera terrestre.

Più rari, ma egualmente superlativi, sono i fulmini globali, altresì noti come fulmini atmosferici, che compaiono come vere e proprie sfere luminose contraddistinte, anche in questo caso, da soli pochi secondi di effettiva comparsa.

Un evento mozzafiato

L’ESA ha recentemente condiviso una straordinaria immagine raffigurante una stella nel pieno della sua esplosione. L’impiego di strumenti evoluti, come il telescopio Hubble della NASA, si è rivelato determinante al fine di attenzionare e di comprendere in modo dettagliato l’origine del fenomeno, da ricercare ai margini dell’ammasso galattico noto come Hydra I. Si tratta di un punto cruciale per condurre ulteriori osservazioni e studi morfologici circa l’origine di fenomeni come le supernovae; non è un caso che siano stati gli esperti dell’ESA, proprio concentrando le proprie immagini in questo specifico punto dell’Universo, a scrutare la presenza di una supernova di tipo Ia a dir poco superlativa, corrispondente proprio all’esplosione di una fu nana bianca, dopo che la stessa si è trovata ad accumulare materiale in eccesso direttamente dalla sua compagna.

La supernova si è dimostrata essere particolarmente luminosa, a tal punto da raggiungere una lucentezza pari addirittura a 5 miliardi di volte superiore rispetto al nostro Sole; è proprio in questa fascia dell’Universo, corrispondente alla Costellazione dell’Idra, a circa 137 milioni di anni luce dalla Terra che i ricercatori si stanno spendendo al fine di comprendere, analizzandolo, il comportamento della galassia a spirale NGC 3285B, di recente scoperta, ancora una volta grazie al telescopio spaziale Hubble.

NGC 3285B
NGC 3285B (NASA-ESA foto) – www.aerospacecue.it

Una fonte preziosissima per gli studiosi

All’interno della suddetta Costellazione, a dirla tutta, sono presenti numerose galassie contraddistinte da una forma ellittica, ma ad aver “rapito” gli astronomi è stata una supernova di tipo Ia, attenzionata soprattutto per via dello splendido bagliore, come citavamo all’inizio, che è stata capace di emettere; più di una semplice, seppur mozzafiato, manifestazione, bensì una fonte preziosissima a beneficio degli scienziati per procedere alla misurazione delle distanze cosmiche, proprio grazie ad una delle loro principali caratteristiche, da ricercare nella luminosità prevedibile che emanano.

Secondo quanto riportato da Player.it, non a caso, Hubble ha inquadrato la supernova nel momento in cui si è resa protagonista di un’esplosione includente infrarosso e ultravioletto, ossia differenti gradazioni cromatiche che possono rivelarsi determinanti nel lavoro degli astronomi, aiutando loro a comprendere la distanza dell’evento.