Via Lattea, hanno appena scoperto chi le dà da mangiare | Era nascosta in un punto inesplorato fino ad ora: stupore totale

Via Lattea (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Una scoperta incredibile all’interno della nostra galassia. Nemmeno i più autorevoli esperti sarebbero stati in grado di predire una simile presenza
Il nostro Pianeta si situa all’interno della galassia nota come Via Lattea. Questa struttura si caratterizza per una forma a spirale e include al suo interno non esclusivamente pianeti, bensì anche stelle, polveri, gas e, forse, addirittura un buco nero.
Presenta un diametro esteso fino a circa 100.000 anni luce, al cui interno viene custodito un numero di stelle a dir poco incertificabile, compreso approssimativamente tra i 100 e i 400 miliardi.
Si ipotizza che abbia avuto origine circa 13,6 miliardi di anni fa, quando in alcune zone dell’Universo cominciarono a formarsi fluttuazioni di densità, contraddistinte dalla presenza di materia oscura, che cominciò a collassare per gravità attorno alle stesse.
Gli aloni di materia oscura avrebbero poi rappresentato le strutture gravitazionali primordiali all’interno dell’Universo, fino a quando il gas intrappolato all’interno degli stessi proseguì a formare le prime stelle, che a loro volta cominciarono ad aggregarsi in protogalassie.
Le sorprese dell’immensità galattica
All’interno della nostra galassia, e più precisamente nella barra centrale, sono presenti forze gravitazionali realmente significative, che dovrebbero, in qualche modo, ostacolare il processo di formazione stellare; ciò, però, non avviene mai concretamente, portando le stelle a proseguire il proprio naturale ciclo di nascita, portando gli scienziati ad interrogarsi numerose volte circa i fenomeni regolanti tale circostanza.
A svelare l’ipotesi più probabile, che potrebbe finalmente rappresentare la definitiva risoluzione alla domanda, è una scoperta pubblicata sul The Astrophysical Journal, possibile grazie al lavoro di un team di scienziati, che ha impiegato nel merito della sensazionale scoperta lo strumento noto come Green Bank Telescope, Ma cosa è stato individuato? Nient’altro che una struttura di polveri e gas dalle dimensioni a dir poco gigantesca, sita in una regione spaziale poco o scarsamente esplorata.
Caratteristiche uniche e peculiari
Si tratta di una vera e propria Nube Molecolare Gigante, ribattezzata “nube Midpoint“, che possiede un’ampiezza in estensione pari a circa 200 anni luce, ma in merito alla quale perdurano numerosi interrogativi circa l’esistenza e l’origine, come evidenziato anche dalla scienziata leader del National Radio Astronomy Observatory, Natalie Butterfield, che ha spiegato come fino a quando gli scienziati non si accorgessero della presenza di gas denso in quella specifica porzione di cielo, la nube fosse fondamentalmente inesistente secondo il pensiero comune.
Le sue eccezionali proporzioni e la sua posizione, fungendo come una sorta di ponte tra il nucleo denso della galassia e il suo disco esterno, sono indubbiamente tra le caratteristiche che la rendono maggiormente peculiari; inoltre, gli approfondimenti condotti dai ricercatori hanno permesso di individuare la presenza di grumi di gas denso, potenzialmente in grado di formare nuove stelle, una volta collassati. La sua struttura a guscio, invece, è a ricondurre con tutta probabilità al residuo successo all’esplosione di una supernova avvenuta in quella stessa zona. Lo scrive IOP Science.