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Manca sempre meno alla fine del mondo | È passato il tempo predetto da questo libro: è la fine dei tempi

Manca poco alla fine del mondo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Manca poco alla fine del mondo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un’antica profezia riemerge tra paure moderne, misteri vaticani e nuove inquietudini legate al destino della Chiesa.

C’è qualcosa di irresistibile nei vecchi manoscritti pieni di profezie. Ogni volta che il mondo vacilla un po’, ecco che rispuntano fuori. Frasi misteriose, simboli, nomi criptici… tutto prende nuova vita, quasi come se ci fosse una verità che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi.

E anche se si è abbastanza razionali, beh, a volte è impossibile non darci almeno un’occhiata. La storia ci ha insegnato che in momenti complicati, la gente si aggrappa a quello che può. E spesso sono proprio le profezie del passato a tornare in circolazione.

In un periodo in cui si parla di guerre, crisi ambientali e tensioni politiche ovunque, anche un testo antico può sembrare più attuale che mai. La religione, in tutto questo, gioca ancora un ruolo centrale, sia come speranza che come simbolo fragile di qualcosa che potrebbe cambiare.

E proprio in questi momenti, vecchi libri che erano stati dimenticati tornano in prima linea. Blog, podcast, video su YouTube… la macchina si rimette in moto, e la gente ricomincia a cercare indizi in ogni dettaglio.

Antichi scritti

Tra l’altro, non è nemmeno la prima volta che succede. A quanto pare, questi scritti sono come specchi su cui ognuno proietta le proprie paure. C’è chi li vede come avvertimenti divini, chi come manipolazioni politiche. Ma il fatto è che, con una data precisa e inquietante in ballo, anche il più scettico potrebbe iniziare a farsi qualche domanda.

In qualsiasi caso, in tempi così incerti certe profezie fanno breccia. I riferimenti alla fine del papato, alla caduta di Roma, ai tempi bui… sembrano usciti da un romanzo, eppure la gente li legge come se fossero cronaca. Forse perché, alla fine, ci piace pensare che qualcuno abbia già capito tutto, anche se lo ha scritto in latino quasi mille anni fa.

Illustrazione della Terra distrutta (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Illustrazione della Terra distrutta (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Una profezia dimenticata che riemerge

Come riporta Euronews, il testo in questione si chiama “La profezia dei Papi” ed è attribuito a San Malachia, un arcivescovo irlandese vissuto nel XII secolo. La storia è curiosa: il libro sarebbe stato ritrovato nel 1595, ma le visioni che contiene risalirebbero a molto prima. Secondo una lettura abbastanza discussa (ma piuttosto condivisa in certi ambienti), la fine del mondo dovrebbe arrivare nel 2027.

Sì, proprio tra due anni. Il calcolo parte dal 1585 e da lì si contano 442 anni. Il libro è pieno di frasi enigmatiche, ce ne sono 112, ognuna legata a un papa. Va detto però che molti studiosi storcono il naso davanti a questa storia. In effetti, c’è chi sostiene che il libro sia stato scritto molto più tardi, nel XVI secolo, forse addirittura per influenzare un’elezione papale. Si parla del cardinale Girolamo Simoncelli, che guarda caso era il candidato forte nel 1590. Però alla fine fu eletto un altro, Gregorio XIV… quindi, ecco, la cosa lascia un po’ perplessi.