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La Sicilia come Marte | Qui la ricerca è viva per scoprire la vita sul Pianeta Rosso

Illustrazione di un paesaggio marziano (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Illustrazione di un paesaggio marziano (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Marte non è molto differente dalla Sicilia, e proprio la bellissima regione offre spunti interessanti dal punto di vista scientifico.

Studiare Marte senza andarci davvero può sembrare un controsenso, ma in realtà è una strategia ben collaudata. Gli scienziati utilizzano ambienti terrestri che, per clima, geologia o condizioni estreme, somigliano al pianeta rosso. 

Deserti aridi, vulcani attivi o aree ricoperte di ghiaccio permanente offrono scenari che imitano, in parte, le sfide marziane. Qui si mettono alla prova rover, sensori e persino tute spaziali, in modo da capire come potrebbero comportarsi su un terreno alieno.

Non si tratta solo di tecnologia: queste missioni simulano anche la gestione logistica e psicologica di una futura presenza umana su Marte. Gli studi includono esperimenti di isolamento e gestione delle risorse, elementi fondamentali per la sopravvivenza.

In sostanza, la Terra diventa una palestra per Marte. E ogni test condotto in questi ambienti estremi aiuta a ridurre i rischi e ad affinare le conoscenze, portando un po’ più vicino il giorno in cui i primi passi umani calcheranno il suolo del pianeta rosso.

Un posto incantevole

Sull’isola di Pantelleria, in un angolo remoto della Sicilia, c’è un piccolo lago che non sembra affatto un semplice specchio d’acqua. Si chiama Bagno dell’Acqua, ma molti lo conoscono come Specchio di Venere. È un bacino termale naturale dove il calore del sottosuolo si mescola con un’acqua ricchissima di minerali.

La sua chimica particolare, l’alcalinità elevata e la costante attività idrotermale hanno fatto drizzare le antenne agli scienziati, perché ricordano ambienti che, un tempo, avrebbero potuto esistere anche su Marte. Non si tratta solo di una curiosità geologica. Questo piccolo lago è diventato un vero punto di osservazione per capire come si possa essere formata la vita, non soltanto sul nostro pianeta ma anche altrove. 

Illustrazione dello Specchio di Venere (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Illustrazione dello Specchio di Venere (Canva FOTO) – aerospacecue.it

Un sito molto importante

Come riportato da Trapani GDS, proprio qui, un gruppo di ricercatori italiani ha portato avanti esperimenti sorprendenti. Utilizzando l’acqua del lago, sono riusciti a ricreare molecole fondamentali come l’RNA, le basi azotate del DNA e persino elementi del PNA, un acido peptidonucleico considerato da alcuni scienziati un possibile “antenato” dei nostri codici genetici. 

Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, è frutto della collaborazione tra CNR, INAF, Università della Tuscia e Sapienza di Roma, con il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana nei programmi ExoMars e Migliora. Il Bagno dell’Acqua si è così confermato un laboratorio naturale unico, in grado di simulare ambienti estremi e di offrire indizi preziosi per le missioni future alla ricerca di tracce biologiche su Marte.