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Torna a fare caldo in Italia, ma è niente in confronto a questa temperatura | L’hanno appena misurata: spaventosa

Coppia al caldo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Coppia al caldo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

In Italia si soffoca per l’afa, ma c’è una temperatura talmente estrema da far sembrare il nostro caldo estivo una brezza primaverile.

Con il caldo che è tornato a farsi sentire in tutta Italia, in tanti si chiedono quale sia effettivamente il limite che il corpo umano può sopportare. Spoiler: è parecchio più basso di quanto si pensi. Superare i 42°C può già diventare rischioso per l’organismo, anche se magari a qualcuno sembra “solo un po’ caldo in più”. In realtà, siamo molto più fragili di quanto vorremmo credere, almeno in fatto di temperature.

E mentre qui si combatte con ventilatori, climatizzatori e bibite ghiacciate, altrove si registrano valori completamente fuori scala. Le temperature estreme affascinano da sempre, un po’ per curiosità scientifica e un po’ per quell’irresistibile attrazione verso i record. Ma attenzione: parliamo di gradi che non si trovano neppure nel cuore di un deserto, né tantomeno su un vulcano attivo.

Qualcuno avrà già sentito parlare dello “zero assoluto”, quel freddo cosmico che non si può superare (cioè… al ribasso). Ma se invece guardassimo dall’altra parte della scala? Esiste una temperatura massima? Una soglia oltre la quale la materia stessa cambia comportamento? La domanda non è così strana, anzi, è pure piuttosto sensata.

Intanto qui da noi si torna a boccheggiare, ma c’è chi – letteralmente – ha fatto esplodere il termometro per motivi scientifici. Esperimenti ai limiti dell’immaginazione, in laboratori blindati, hanno prodotto temperature tanto elevate da far sembrare il Sole un fornello spento. E no, non è un’esagerazione.

Quando caldo fa davvero rima con impossibile

Tanto per dare un’idea, il nostro Sole – che di caldo ne sa qualcosa – arriva a circa 15 milioni di gradi al centro. Mica male. Ma le supernove possono spingersi fino a 3 miliardi di gradi Celsius, roba da far fondere anche i pensieri. Eppure, ancora una volta, l’uomo ha voluto spingersi oltre.

Come riporta passioneastronomia.it, nel 2010 un gruppo di scienziati del Dipartimento dell’Energia di New York ha usato un gigantesco acceleratore di particelle per far scontrare ioni di piombo a velocità assurde. Risultato? Quattromila miliardi di gradi Celsius. Letto bene? Sì, sì, tutto giusto. È la temperatura più alta mai ottenuta in laboratorio, e ha permesso di simulare – in piccolo – le condizioni che si pensa ci fossero subito dopo il Big Bang.

Superficie del sole (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Superficie del sole (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Il punto in cui la materia perde il senso

Ed è proprio lì che le cose si fanno davvero strane. Perché, sì, esiste una temperatura massima teorica. Si chiama temperatura di Planck, ed è… vabbè, praticamente fuori scala: 10 elevato alla 32 Kelvin. Una cifra con 30 zeri, cioè qualcosa tipo 141000000000000000000000000000000 gradi (no, non c’è un errore). È il limite estremo concesso dalla fisica quantistica.

A questi livelli, la materia non è più “materia” nel senso che conosciamo. Diventa un brodo – sì, un brodo – di particelle fondamentali: quark, gluoni, elettroni. Si pensa che sia la temperatura a cui un buco nero evapora (sì, i buchi neri possono evaporare), ed è probabilmente quella che c’era proprio all’inizio del nostro universo. Oltre quel punto, le leggi della fisica smettono di avere senso… o meglio, smettono di essere utili per descrivere cosa succede davvero.