Scovato il progetto segreto cinese | Una base spaziale negli abissi: l’hanno trovata a 2000 metri di profondità

Illustrazione di una base sott'acqua (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un misterioso progetto nel cuore del Mar Cinese potrebbe cambiare per sempre il rapporto tra scienza e profondità marine.
C’è un posto, là in fondo al Mar Cinese Meridionale, che negli ultimi tempi ha cominciato ad attirare un’attenzione particolare. Non si tratta di una spiaggia esotica o di un relitto leggendario, ma di qualcosa di molto più profondo—letteralmente.
Tra acque contese e fondali mai esplorati davvero fino in fondo, c’è chi sta lavorando a qualcosa che, almeno in apparenza, sembra venire da un film di fantascienza. O meglio… quasi. Perché la tecnologia, quando si muove silenziosa e sotto traccia, spesso nasconde molto più di quello che mostra.
Negli ultimi anni abbiamo visto un’accelerazione incredibile nel modo in cui gli esseri umani si avvicinano agli abissi. Non più solo robot telecomandati e missioni rapide, ma veri e propri piani per stabilirsi “lì sotto” per mesi.
Un tempo era roba da sognatori o da romanzi, oggi invece diventa un modo nuovo di leggere il pianeta, di controllarlo, forse anche di abitarlo. L’oceano, quello profondo, è da sempre territorio poco esplorato.
La nuova corsa
Però adesso sembra che alcuni governi vogliano “mettere bandierine” anche lì, come fosse una corsa allo spazio. Cosa c’è sotto? Energia, biodiversità, dati da analizzare, certo. Ma anche geopolitica, strategia e – diciamolo – una bella dose di dimostrazione muscolare. E mentre tutto questo si muove silenziosamente, c’è una nuova mossa che ha fatto sollevare parecchie sopracciglia.
Nel frattempo – ed è interessante notarlo – anche gli Stati Uniti stanno portando avanti un progetto per creare una rete di habitat oceanici in collaborazione con altri paesi. Un modo, forse, per dire “ci siamo anche noi”, mentre la partita si gioca sul fondo del mare. E tra tutti questi movimenti, ce n’è uno in particolare che ha fatto notizia.
Un’idea che sembra venire da un’altra dimensione
Come riporta Everyeye, la Cina ha in mente qualcosa di grosso: una base sottomarina fissa, piazzata a circa 1.800 metri di profondità. Una specie di “stazione spaziale”, ma immersa negli abissi, progettata per ospitare fino a sei scienziati alla volta. Non per un giorno o due, ma per intere missioni che potrebbero durare mesi. Il tutto entro il 2030, giusto per non perdere tempo. Non si tratta solo di esplorare. C’è di mezzo lo studio degli idrati di metano – quei cristalli ghiacciati pieni di energia che potrebbero rivoluzionare il modo in cui produciamo combustibili. Ma anche il monitoraggio costante di movimenti tettonici, eruzioni sottomarine e forme di vita ancora sconosciute. Una base del genere può diventare una finestra fissa su un mondo che, fino a poco fa, sembrava del tutto inaccessibile.
E qui arriva la parte delicata. La zona scelta è tutto tranne che neutrale. Siamo in un punto super conteso del Mar Cinese Meridionale, dove Cina, Vietnam, Filippine e Taiwan si scontrano da anni per il controllo delle acque. Una base lì sotto potrebbe avere anche scopi “paralleli”, diciamo così. Non solo ricerca, ma anche presenza strategica, controllo del territorio e – inevitabilmente – tensioni internazionali. Costruire una struttura a quasi 2.000 metri di profondità non è proprio una passeggiata. Servono tecnologie d’avanguardia, materiali super resistenti e sistemi autonomi che funzionino al buio e sotto pressione estrema. Ma la Cina, evidentemente, è pronta a giocarsi questa carta.