Questo buco nero è enorme | Terrore negli occhi degli esperti: una nuova minaccia per la Terra?

Illustrazione di un buco nero (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Questo buco nero è spettacolare, e allo stesso tempo inquietante. La Terra, purtroppo potrebbe essere coinvolta in alcuni processi.
I buchi neri sono forse le creature più misteriose e implacabili dell’universo. Immaginare di avvicinarsi a uno di loro significa entrare in un territorio dove la gravità comanda senza mezze misure.
Esiste un confine invisibile, chiamato orizzonte degli eventi, oltre il quale non esiste via di fuga: luce, materia, persino il tempo sembrano piegarsi alla sua volontà.
Questa forza inesorabile provoca fenomeni estremi, come la cosiddetta “spaghettificazione”. È un termine curioso per descrivere qualcosa di letale: ogni oggetto, avvicinandosi troppo, verrebbe stirato in un filo sottile, perché la gravità agisce con intensità diversa su punti diversi dello stesso corpo.
Ma i pericoli non finiscono lì. Alcuni buchi neri sono circondati da dischi incandescenti di gas e polveri, che ruotano vorticosamente prima di cadere all’interno.
Una scoperta particolare
Nell’universo capita di imbattersi in colossi che sfidano l’immaginazione, e questo è uno di quei casi. Gli astronomi, come riportato da Virgilio, hanno individuato un buco nero dalle proporzioni semplicemente vertiginose: la sua massa è stimata in circa 36 miliardi di volte quella del Sole, una cifra che quasi non entra nella testa. Si trova a una distanza di 5 miliardi di anni luce, talmente lontano che la sua luce ha iniziato il viaggio verso la Terra quando sulla Terra stessa le forme di vita erano molto diverse da oggi.
Questo gigante oscuro si annida al centro di una galassia dalla forma insolita, descritta come “a ferro di cavallo” per il suo aspetto arcuato. La scoperta non è frutto di un caso fortuito: è stata resa possibile grazie a un fenomeno affascinante, l’anello di Einstein, che funziona un po’ come una lente cosmica, piegando e amplificando la luce proveniente da oggetti posti ancora più lontano.
Alcuni dettagli interessanti
Come riportato da Virgilio, ciò che rende questa scoperta ancora più sorprendente è la natura del buco nero stesso: è “dormiente”. Non emette radiazioni X, non sputa getti di particelle, non mostra alcuno dei segnali che ci si aspetterebbe da un oggetto che divora materia con voracità. Per individuarlo, i ricercatori hanno studiato la velocità e la traiettoria delle stelle che gli orbitano intorno, rilevando movimenti così rapidi da poter essere spiegati solo da una gravità estrema.
Il valore di questa scoperta non sta solo nella dimensione record dell’oggetto, ma anche nel metodo. Individuare un buco nero grazie agli effetti gravitazionali, e non per l’energia che emette, significa poter scovare molti altri giganti silenziosi che fino a oggi sono sfuggiti alle ricerche.