In Sicilia c’è un lago che sembra venire da Marte | Le sue acque termali studiate per comprendere l’inizio della vita

Marte in Sicilia (Canva foto) - www.aerospacecue.it
Un lago vulcanico siciliano diventa laboratorio naturale per studi sull’origine della vita e analogie con il pianeta rosso.
Sull’isola di Pantelleria, il vento porta con sé il profumo del mare e il calore della terra vulcanica. Qui, tra colline brune e distese di pietra lavica, esiste uno specchio d’acqua che da secoli affascina chi lo visita. Non è solo un luogo di bellezza naturale, ma un ambiente che racchiude segreti che la scienza sta imparando a decifrare.
In alcune giornate, il riflesso della luce sul lago crea tonalità che ricordano paesaggi lontani, quasi alieni. Gli abitanti dell’isola ne parlano con rispetto, consapevoli della sua unicità. È un angolo in cui la natura sembra avere scritto un capitolo a parte, mescolando acqua calda, minerali e vapori in un equilibrio sorprendente.
La sua posizione, in una conca di origine vulcanica, lo protegge dai venti più forti, rendendolo un microcosmo isolato. Le acque, costantemente alimentate da sorgenti sotterranee, mantengono temperature tiepide anche nei mesi invernali. Questo particolare mix ha incuriosito non solo i visitatori, ma anche chi, da anni, studia ambienti estremi in ogni parte del mondo.
Come ricorda Libero, proprio questa combinazione di fattori ha spinto ricercatori di diversi campi a convergere qui. Non si tratta soltanto di osservare un paesaggio insolito: ciò che accade sotto la superficie dell’acqua potrebbe raccontare storie che vanno oltre i confini dell’isola, fino a toccare la storia primordiale del nostro pianeta e, forse, di altri mondi.
Un laboratorio a cielo aperto
Il lago, noto come Bagno dell’Acqua o Specchio di Venere, si distingue per la sua alta alcalinità, la ricchezza di minerali e la vivace attività microbica. Caratteristiche che, secondo gli scienziati del CNR, dell’INAF e di varie università, ricordano ambienti che miliardi di anni fa avrebbero potuto esistere sulla Terra primitiva e in alcune aree di Marte, come il cratere Jezero.
Queste condizioni non solo lo rendono un raro ecosistema naturale, ma anche un modello di riferimento per studi di astrobiologia, chimica prebiotica e geologia planetaria. Le analogie con il pianeta rosso lo collegano direttamente a ricerche internazionali, comprese quelle legate alle missioni spaziali in corso.
La scoperta che lega Sicilia e Marte
Sperimentando con l’acqua mineralizzata del lago, i ricercatori sono riusciti a sintetizzare molecole di RNA e tutte le basi azotate necessarie alla formazione di DNA e RNA, oltre ad elementi di PNA, considerato un possibile precursore genetico. Un risultato che rafforza l’ipotesi di un’origine chimica comune della vita sia sulla Terra che su Marte.
Il progetto, finanziato dall’ASI e connesso al programma ExoMars, porta avanti una visione che affonda le radici nelle idee di Charles Darwin sullo “stagno caldo” come culla della vita. Oggi, grazie a un lago siciliano, quella teoria trova nuovi dati e prospettive, trasformando Pantelleria in un punto di riferimento per la ricerca scientifica internazionale.